PARON MARIO
Data: 25/08/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: PARON MARIO, Fonte: RaccontiMilu
Lui- L’architetto. Clara- la moglie. Il vecchio – Paron. Natalya – La sua segretaria amica e governante. L’inizio……. Finalmente iniziavamo la nostra vita in due, stavamo ritornando dal viaggio di nozze , solo alcune ore prima eravamo distesi su una spiaggia candida ed ora eccoci qua, bagagli, borse, si era finalmente arrivati. Mia moglie era splendida e lo era sotto tutti gli aspetti, quando si metteva era una grande gatta con quel suo corpo da favola. Nelle due settimane in cui eravamo stati l’uno per l’altro avevamo dato fondo a tutto il nostro repertorio di follie e chiavate , ci eravamo proprio divertiti…Il suo magnifico corpo sotto la luna mentre si scopava sulla spiaggia…..quel suo bisbiglio al mio orecchio…..prendimi sono il tuo animale, non l’avevo mai sentita dire cose del genere e se per un momento ero rimasto interdetto poi mi era piaciuto e ci eravamo divertiti….era fradicia di piacere, il mio cazzo dentro di lei sembrava navigasse in un mare , ma il suo corpo, le sue gambe che si chiudevano sopra i miei fianchi le davano un potere unico e io mi annullavo in quel buco…..Dopo le pratiche doganali fummo in taxi. Li, seduti comodamente dietro mi accorsi che l’autista occhieggiava le sue gambe abbondantemente scoperta dalla mini che portava, si accorse anche lei e le accavallò, mostrando un ampia porzione di cosce, avvicinò la sua bocca all’orecchio e….. ” Lascia che guardi ora riprendiamo la nostra vita e le mini sono solo in privato per te…..” Fui lusingato la ...
... cosa mi allettava, anche se mi sarebbe piaciuto che si mostrasse ma aveva un caratterino di tutto rispetto e quando diceva una cosa non c’erano santi di fargliela cambiare. Avevamo trovato casa in un vecchio palazzo , li saremmo stati per poco, ci stavamo costruendo la casa in periferia…stavamo bene , lei faceva la biologa e io ero un professionista e non me la passavo poi così male…… . Insomma la nostra vita era avviata….e quando giungemmo finalmente allo stabile dove avevamo trovato casa , dopo aver scaricato i bagagli dal taxi ci avviammo dentro, abitavamo in un secondo piano, l’ascensore era uno di quelli centrali, con la colonna rete, si poteva vedere chi scendeva e ……Aspettavamo, era occupato……vedemmo arrivare un personaggio, che mi fece venire una mezzo colpo, era una magnifica donna, inappuntabile , un abito scuro, un tubino che la modellava perfettamente, un viso duro messo in risalto da un trucco sapiente con una chioma corvina legata a crocchia, portava un piccolo collarino di cuoio, la sua carnagione era bianca e il rossetto era di uno scuro unico, la classica dark anche se non ne aveva più l’età…teneva lo sguardo basso a un polso portava l’orologio mentre l’altro aveva un segno scuro quasi un tatuaggio, Quella donna mi colpì aveva un non so che di strano ed enigmatico, in più aveva due gambe perfette messe in risalto da un paio di sandali con il tacco alto e da quel tubino che si fermava esattamente sopra il ginocchio…la guardai, giusto il tempo per prendermi una ...