PARON MARIO
Data: 25/08/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: PARON MARIO, Fonte: RaccontiMilu
... dalla scollatura , la sua carnagione ambrata faceva da quadro alla sua figura era….era bella era il mio ……habibi ( amore in arabo). Suonammo a quella porta pesante, e ci venne ad aprire lui. All’interno dell’appartamento funzionava l’aria condizionata e si stava divinamente, lui si era cambiato e ora lo potevamo vedere bene….era bianco di capelli, lo si poteva capire dalla barba ed era molto abbronzato. Era minuto, più piccolo di me e anche se di età avanzata, non aveva un filo di pancia. In paio di pantaloni in jens e una polo chiara la bocca era sensuale, e un bel sorriso…Ci fu il classico. “Accomodatevi, sono contento che siate venuti, non sono solo, così conoscerete anche una mia cara amica……” La casa aveva mobili in stile, libri un po’ dappertutto e un portatile troneggiava su un tavolo, le poltrone del soggiorno erano in un bel cuoio color tabacco, non si vedeva nessun televisore , il rumore del traffico giungeva attutito, sembrava per un momento di essere in un altro mondo. Lui si accomodò su un ampia poltrona, mentre noi due ci sedemmo sul divano…. ” Faccio portare subito da bere, e così dicendo chiamò “Natalya” e fu a questo punto che rivedemmo la donna incrociata al nostro arrivo. Guardandola bene aveva i lineamenti orientaleggianti, gli occhi leggermente allungati, la figura era splendida, portava un paio di pantaloni attillati e una maglietta che metteva in risalto due seni superbi, si vedeva chiaramente che non aveva altro addosso, ci sorrise lievemente, ...
... appoggiò le bibite sul tavolo e poi…poi si sedette sul pavimento incrociando le gambe ai piedi di lui, rimanemmo perplessi e lui se ne accorse…… “Vi vedo interdetti ma ora vi spiego, vedete, lei vive in un'altra casa ma la gran parte del suo tempo lo passa qua, mi appartiene, l’ho comperata in un mio viaggio in Bosnia, naturalmente la schiavitù non esiste ma e come se fosse la mia schiava…..” Testolina bionda sbarrò gli occhi e rimase allibita, nella stanza scese il silenzio, lui continuò rivolgendosi alla donna, “Vero cara……?” “ Si sono la tua schiava“ Fu la risposta…ci trovammo imbarazzati per la naturalezza di quelle crude parole, “Non preoccupatevi” la cosa, indicandola, e passandole la mano tra i capelli “se ne può andare quando vuole ma per ora è qua e …..”Saluta i signori“ La donna come programmata si mise a quattro zampe e venne verso di noi attraversò quel piccolo spazio e fu tra noi due mettendosi in ginocchio, ci baciò la mano ..Eravamo annichiliti in pieno ventunesimo secolo cose del genere devo dire facevano un certo effetto… e per quel poco che ne sapevo le avevo solo lette nei romanzetti porno che mi ero preso da ragazzino. Fu mia moglie e rompere il ghiaccio, era rossa in volto e lui la guardava con un sorriso da gatto che guarda il topo, me ne dovevo accorgere ma lo capii a distanza di tempo che a quel punto i giochi erano già fatti…….ma disse “E come la fa a trattare così….” ” A lei piace “ E a quel punto partì un ordine secco……. “Natalya mostrati alla signora” ...