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Gusto di panna
Data: 20/07/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
E� un gradevole pomeriggio di giugno, attualmente sono fiaccamente distesa su quell'accogliente amaca di corda ruvida, con un desiderio in pratica cristallino e schietto, trasparente così come lo specchio d�acqua della piscina, nel momento in cui più nuda che vestita guardo con ambizione, con focoso desiderio e con un po� di spumosa rivendicazione il beneamato Pietro, precisamente il mio giardiniere, un giovane prestante di ventisette anni, giacché quella è un�età che ho sempre giudicato e ritenuto la migliore per la quantità di testosterone che si possiede nel sangue. Lui al presente è lì, impegnato e visibilmente indaffarato mentre sta ripulendo la superficie dell�acqua della vasca con un retino simile a quelli che si adoperano per acchiappare le farfalle.Io in quell�istante lo guardo con estrema libidine, con enorme cupidigia, bagnandomi in conclusione le labbra con la punta della lingua, poi le mordo pensando a quel torso abbronzato e nudo, con quelle braccia muscolose coperte da una leggera peluria castana, con quei pantaloncini corti di jeans sfilacciati che mettono peraltro in risalto due glutei sodi come quelli della maggior parte degli atleti, tuttavia i suoi erano così modellati di natura. Io guardo scivolare attentamente su tutta la superficie del suo corpo il sudore che lentamente si deposita affaccendato com�è, partendo dai suoi capelli neri dal taglio medio, dove tutte quelle goccioline gli grondano dalla fronte cascando in conclusione ...
... sulle sopracciglia nere e ben disegnate, percorrendo la muscolatura del viso teso e finendo sulla sua barba incolta.Io m�accorgo inoltre che quelle goccioline scendono lungo il collo muscoloso e digradano fino al torace, per poi dissolversi sul tessuto dei jeans che sono appena slacciati sul davanti, mettendo in risalto un dono che sarebbe stato mio, giacché avevo un tangibile appetito e una voglia fuori dall�ordinario, che dovevo necessariamente e senz�ombra di dubbio colmare alla svelta. In quell�occasione richiamai Pietro, la sua attenzione fu sennonché fulminea, poiché lui venne immediatamente da me abbandonando il retino accanto al bordo della piscina, intanto che io mi dondolavo su quell�amaca, coperta da un inspiegabile e misterioso tremolio che percorreva tutto il mio corpo sconvolgendolo in maniera fremente. Lui s�avvicinò verso di me esaminandomi e desideroso di sapere il richiamo da parte mia, poi passò una mano sulla fronte per asciugarsi il sudore, mentre io m�apprestai a fermarlo prima che fosse troppo tardi, cosicché in modo repentino lo agguantai per le dure maniglie dell�amore. Con avvedutezza e con dottrina io cominciai a tastare il suo corpo, mi soffermai sulle sue braccia, sostai un poco sul basso ventre, sentendolo fremere a ogni passaggio della mia lingua, peraltro taciturna come un pesce per quella ghiotta occasione. Lui fremeva sempre di più, poi lo feci distendere sotto l�amaca che ancora dondolava, cosicché appena si distese poggiandosi sui gomiti mi ...