1. Gusto di panna


    Data: 20/07/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... sorrise, poiché credo che già immaginasse come sarebbe andata a finire.E� una comprensibile convenzione, parecchie volte un�ovvia abitudine, quella dell�uomo che cerca d�aspettarsi sempre il meglio da una donna, in tal modo io ricambiai quel sorriso e lui gemette appena le mie mani competenti ed esperte slacciavano dall�asola dei jeans gli ultimi bottoni fino a scoprire il suo cazzo in verità non enorme, già diventato ben eretto per l�eccitazione, intanto che gli regalavo quel dono tutto per me sia d�amore che di sesso. Il suo cazzo era logicamente odoroso, saporito e umido, in quanto io ne feci subito man bassa succhiandolo con perizia e con flemmatica cupidigia gustandomelo del tutto, lui frattanto usciva di senno per quello che stavo eseguendo, perché mi trattenevo maggiormente soffermandomi intenzionalmente sul frenulo e lì insistevo facendolo sragionare dal piacere. Lui con le sue mani ruvide, spingeva la mia testa al ritmo sempre più voglioso, dal momento che era un�energica e incisiva pressione, poi per un istante mi bloccai, infine lui rimase praticamente di stucco per la mia brusca interruzione, spalancando i suoi bellissimi occhi come per chiedermi perché fai così, perché ti fermi proprio adesso.Impassibile e visibilmente stupito, una volta afferrato per la mano lo trascinai con il cazzo in erezione all�interno della casa e in cucina lo spinsi su d�una sedia e aprii il frigo. Io ero eccitatissima come una bambina, che sta per saggiare e per sperimentare qualcosa ...
    ... di nuovo da parecchio tempo chiuso nel forziere segreto della sua mente libertina e lussuriosa. Dal frigorifero acciuffai il tubo della panna montata in metallo, lo agitai con energia compiendo un movimento che lui senza dubbio conosceva benissimo, feci pressione sul tasto del tappo facendo scivolare infine una schiumosa porzione, per il fatto che una nuvola di panna fuoriuscì spalmandosi sul glande fino a ricoprirlo del tutto. Il freddo repentino di quel soffice e goloso bianco ammasso lo fece tremare e in un solo boccone ne ingoiai un poco, spingendomi il cazzo fino alla gola succhiandolo come una vitellina, per il fatto che quel latte polposo in breve si confuse con la sua succulente sborrata creando una crema dolce e salata al tempo stesso, sennonché io continuai a leccarlo come un gelato senza fermarmi gustandomi tutta l�eiaculazione. Io non ero sazia di quel corpo e in tal modo continuammo il gioco fino allo sfinimento, che lui definì delirante, insolito e piacevole confrontato con le sue precedenti esperienze.Altre volte accadde, sempre in giornate afose, costantemente durante le sue mansioni di giardiniere personale occupato nel suo lavoro, dove io potevo vedere esaminando tutto il suo corpo in azione, perché quella era semplicemente la circostanza e l�occasione più adatta per stimolare la mia impudica, repressa e viziosa fantasia erotica. Da quel giorno, infatti, vari tubetti di panna nel mio frigorifero non mancano mai, io sono ingrassata di qualche chilo, però il ...