Sotto gli occhi di Sara
Data: 22/07/2020,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Coren, Fonte: RaccontiMilu
... ammiratore :)Rilessi il messaggio più e più volte. La mia mente suggeriva che ci fosse qualcosa, dietro ad un invito così esplicito. Quando mai una ragazza carina e in gamba come Sara mi aveva chiesto un incontro? Forse rimasi a fissare quella scritta per troppo tempo, perché Sara aggiunse:Sara M.ti va bene questo venerdì pomeriggio? Io non lavoro...Sapevo, sapevo dentro di me che tutta la faccenda suonava troppo bella per essere reale... Ma quale costo avrebbe comportato un mio rifiuto? Curiosità, e senso di colpa. No... Ero già stato stupido una volta, inviandole la mail: non volevo esserlo due volte.Quel venerdì pomeriggio, davanti allo specchio curavo gli ultimi ritocchi del mio abbigliamento. Jeans sbiaditi sulle ginocchia, scarpe da ginnastica e una t-shirt grigia sotto una giacca nera. Formale, ma non elegante. Il cuore mi batteva all'impazzata: da una parte mi sentivo agitato all'idea di incontrare Sara, dall'altra ancora sospettavo che fosse in atto uno scherzo del quale mi sarei vergognato per il resto della vita.Palazzo di Sara. Suonai al campanello. Salii le scale per i tre piani che mi separavano dal suo appartamento. La porta era socchiusa. La spinsi.- E' permesso?Lei mi accolse con un sorriso allegro, radioso sul volto come un raggio di sole, che sciolse tutta la mia tensione e mi rese di nuovo capace di respirare. Indossava dei jeans e una magliettina grigia a maniche lunghe. I capelli raccolti in una coda di cavallo.- Benvenuto. Accomodati- mi disse.Mi ...
... fece sistemare su un divano dal copertone azzurro, in quel salottino un po' all'antica, decorato con soprammobili ottocenteschi alle pareti.- Prendi qualcosa da bere?Agitai la mano con un sorriso per respingere l'offerta. Lei prese un succo di pesca e si sedette su una poltrona di fronte a me.-Su, Daniele- mi disse, con un sorriso che lasciava trapelare dell'imbarazzo, -Raccontami per bene cosa è successo quella mattina.Arrossii e distolsi lo sguardo.- Non ti chiederò mai scusa abbastanza... Ero preso dal momento...-Ti stavi masturbando sulla mia foto?Mi sorrise. Io riuscii solo ad annuire.- Sì, mi dispiace.-Te l'ho detto, non c'è niente di cui dispiacersi. Anzi, mi fa piacere essere... desiderata da un uomo. Anche se tra me e te non ci potrà mai essere niente, lo capisci questo?Per un attimo, sentì lo stomaco appesantirsi per la delusione di quelle parole. Annuii, per evitare di darlo a vedere: -Ma certo, non l'ho mai neppure pensato.-Però...- aggiunse lei. Si morse il labbro, chinò lo sguardo. Mi parve di vederla arrossire.-Però cosa?- feci io.Lei non rispose. C'era qualcosa che intendeva dirmi e che eppure non riusciva ad esternare. Mi aveva appena detto di non essere interessata a me, dunque mi era difficile farmi illusioni. E allora perché questa incertezza?-Non so come dirlo- mi disse infine. Mi guardò e ridacchiò imbarazzata.-Be', prova a dirmelo. Non credo che possa essere peggio di quel che ho detto io.-Sì, beh... Mi ha un po' eccitato questa cosa.- Sobbalzai per la ...