1. Tra vecchie reti ed una vela strappata


    Data: 23/07/2020, Categorie: Masturbazione Autore: archituono, Fonte: EroticiRacconti

    Una classica giornata estiva, mare, sole e tuffi dagli scogli. Una leggera brezza solletica la pelle dei bagnanti, quel venticello mattutino, freddo quanto basta da far venire la pelle d’oca. Sono appena le otto e un quarto, l’ora migliore per rilassarsi un po’ prima che arrivi tutta quella massa infinita di gente che proprio non sopporto. Nonostante sia un periodo di vacanza, non mi dispiace svegliarmi presto al mattino per godermi un po’ di tranquillità. Ovviamente la cosa non può durare a lungo, il tempo dei castelli di sabbia è ormai finito da un bel pezzo e non resta che sdraiarsi al sole e fare un tuffo in acqua appena questa inizia a scaldarsi un po’. Non sono molti i giovani che frequentano il lido a quest’ora, sono per lo più persone di mezza età ma tranne il bagnino. Lui si che è nel pieno dei suoi venti anni proprio come me. Un bel ragazzo, gran bel fisico, non palestrato, che è quasi un bene, ma comunque in ottima forma. Certo la classica persona sulla quale ci si fa un pensierino o due, anche tre dai. Direi che forse anche un quarto se lo merita. Non che abbia intenzione di provarci, mi imbarazzerebbe troppo però ad essere onesta, se dovesse farlo lui gli darei una possibilità. Certo anche io, senza troppa modestia, non sono poi tanto male, magari quest’anno la prova costume non l’ho superata a pieni voti ma va bene così visto che poi l’inverno non è certo una stagione di magra, anzi. Onestamente, più ci penso, più quel ragazzo stuzzica la mia fantasia. Una ...
    ... cosa da consumare subito, un po’ come dire, cotto e mangiato. Si proprio così, come accade nei film dove in genere due persone si dicono “scopiamo?” e tre secondi dopo hanno già finito. Ovvio, spero non duri proprio tre secondi ma almeno ho reso l’idea. E ci vorrebbe così poco, siamo già praticamente nudi, dovrebbe solo portarmi in un posto appartato per consumare l’amplesso. Una bella gatta da pelare però, e dove lo trova un posto appartato? uhm l’unica sarebbe la rimessa delle barche in genere frequentata solo nel fine settimana. Già, non sarebbe neanche una cattiva idea, potremmo battezzare il canotto di qualcuno a caso oppure ancor più semplice, potremmo prendere il largo. Ora sto esagerando forse, di certo però non avrei voglia di farlo nel bagno. Magari in acqua si ma c’è troppa gente e non mi sentirei molto a mio agio. Probabilmente la sto facendo più difficile di quanto sia in realtà. Ecco cosa potrei fare, nulla mi vieta di andare a dare un’occhiata alla rimessa per vedere in che condizioni è e magari farsi una idea sul futuro. Diavolo, parlo come se già avessi stretto un qualsivoglia accordo con l’altra metà. Ok parliamoci chiaro, io quel ragazzo me lo farei più che volentieri, ne ho voglia. Due solo le cose, o mi faccio coraggio e vado a dirgli spudoratamente cosa mi farei fare da lui oppure soddisfo questa mia voglia di carne improvvisa da sola. Ma quante stronzate dico, è ovvio che non posso andare da lui e dirgli “ehi ciao, ti va mica di scoparmi nella rimessa ...
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