1. Tra vecchie reti ed una vela strappata


    Data: 23/07/2020, Categorie: Masturbazione Autore: archituono, Fonte: EroticiRacconti

    ... laggiù?” sarebbe un sogno ma no, proprio no! L’ideale sarebbe attirare la sua attenzione, che so mettendomi in topless magari e poi chiamarlo con la scusa di chiedergli se mi sostituisce la sdraio perchè è rotta. Dannazione, sembro una perfetta rincoglionita! Che idee mi vengono! Un problema alla volta, diamo per scontato che questa cosa sia risolvibile personalmente, una volta liberata la mente e ritrovata la lucidità necessaria, posso anche pensare ad un piano un po’ più serio e maturo per approcciarmi a quel tipo! Allora dai, vado nella rimessa e mi prendo qualche minuto per me. Che frenesia però e che cosa stupida si potrebbe pensare ma invece io dico di no! La spiegazione è semplice, io vado nella rimessa con la speranza che quel desiderio inconscio di essere beccata proprio da lui nel bel mezzo della cosa ci porti alla scopata che tanto desidero farmi in questo momento. Male che vada non vengo beccata e il tutto sarà più o meno come un classico ditalino sul mio letto. Non ho nulla da perdere direi. Questa più che una rimessa sembra un magazzino, dove le cose sono buttate alla peggio. ci saranno un paio di canotti e una barca a vela che ha visto giorni migliori. Forse c’è altro sotto i teloni ma poco mi importa. Mi basta solo sapere che è deserta. Resta solo da decidere quale sia l’angolo più nascosto e questo disordine viene in mio aiuto. Magari dietro le vecchie reti appese e quella vela spezzata potrebbe essere il post ideale. Io da quì non vedo neanche l’entrata di ...
    ... questo posto quindi dubito che qualcuno possa vedermi al primo sguardo. Non mi stenderei sul pavimento piuttosto, credo che la cosa sia più eccitante da fare sia stare in piedi poggiando la testa e tutto il mio peso sull’albero di questa vecchia barca. Se mi spogliassi completamente? Di certo sarebbe come mettere del pepe in più visto che nel caso, dovrei anche pensare infilarmi il costume alla svelta. Quasi che però tengo tutto. Ma si perchè no. Le mie mani fremono, ho già la pelle d’oca, devo dire che fa freschetto quì dentro, certo anche la cosa in sé mi carica di adrenalina! Il mio cuore batte a ritmo accelerato, le dita, stranamente ghiacciate, iniziano a farsi strada verso il monte di venere, il mio capo è già saldo sul mio appoggio, e il respiro comincia a farsi più lento. Questo è il momento in cui la mente di solito inizia a viaggiare in lungo e in largo ed io ho nella testa una sola cosa; il mio corpo nudo fatto preda delle mani di lui, preda della nostra libido che come un fiume in piena scorre vorticoso e irrefrenabile. Colta da un turbinio di sensazioni, vengo posseduta dal suo sesso, quasi violata nella mia intimità, senza ritegno e godendo dei nostri corpi ardenti. Penetrata nel profondo, china e poggiata alla parete, mi sazio poco a poco. Il suo respiro è possente, sento il suo piacere sotto forma di suono, riecheggia nella mia testa. Il suo membro, affondo dopo affondo, guadagna terreno nelle mie carni riempiendo un vuoto quasi incolmabile. Strette ai miei i ...