Wilma e lo stallone nero
Data: 24/07/2020,
Categorie:
Zoofilia
Autore: cpwildslave, Fonte: EroticiRacconti
... dai suoi odori e dai liquidi che emetteva si stava eccitando e vedevo il suo enorme pene che si allungava quasi fino al terreno. All’improvviso un nitrito eccitato rimbomba nel fienile, a quel punto lei capì ,….era un cavallo, era uno stallone nero, ed era in preda alla sua eccitazione, inorridita lei tento di liberarsi ma fu giusto per un attimo perché l’eccitazione era tale che si arrese quasi subito e impotente di reagire si umilio a quel gioco animalesco. Fu a quel punto che avvicinai il retro del cavallo ruotandolo verso di lei e liberandole una mano l’allungai verso quell’enorme proboscide, e fu al suo tatto che le tolsi la benda e vidi i suoi occhi sgranarsi per ciò che ammirava…l’enormità di quel coso , ma continuava a toccarlo come ipnotizzata da lui, e incapace di sottrarsi a quello che stava facendo , e fu allora che pensai “ Vediamo questa puttana dove è capace di arrivare !” E la invitai ad avvicinarlo alla sua bocca, …in principio sembrava non volesse ma, in preda ad un raptus rabbioso la presi per capelli e incoraggiata da ceffoni sul viso e sulle chiappe riuscii ad addomesticarla fino ad avvicinare quel coso enorme alla sua bocca e incominciò ad abboccare timidamente quel cazzo equino. Sembrava proprio che non chiedesse altro, era la costrizione che cercava , la violenza, l’umiliazione. Che troia , si capiva dalla foga con cui incominciò a sbocchinare quell’arnese, lo leccava ed era in preda all’eccitazzione più violenta, praticamente non chiedeva altro e ...
... allora ormai col cazzo durissimo mi piazzai dietro di lei e in modo rabbioso incominciai a fottere la sua figa ormai fradicia e vogliosa senza riuscire a staccare gli occhi da ciò che stava facendo , un pompino al cavallo,….. un pompino dal sapore selvatico e istintivo. Che zoccola non staccava gli occhi dal mio sguardo chiedendomi avidamente violenza e le mie unghie penetravano la carne dei suoi glutei ma non facevo altro che aumentare la sua eccitazione. Non credevo ai miei occhi e allora afferro delle briglie di cuoio e incomincio a percuotere i suoi glutei per trattarla come una vacca pervertita, bel presto le sue chiappe furono rese rossastre da tutto quell’andare. Le frustate schioccavano nel fienile ma i suoi gemiti non cessavano a diminuire anzi lo leccava avidamente e accarezzava quei coglioni enormi come 2 mele vellutate, perchè cercava di essere ancora piu zoccola per incoraggiarmi nella punizione. Incominciai a fottertla con più frenesia e a frustarla fino a segnare i suoi glutei sempre più, senza che lei accennasse a sottrarsi anzi dimenava bocca e culo ancora piu freneticamente e allora decisi di incularla senza preavviso, per sottometterla definitivamente e quindi puntai la cappella turgida sul buco del culo e iniziai a forzare , appena la cappella scomparve nel culo, giù di netto e ancora su , e giu a romperle il culo e su per farla respirare, e giù a dilatarle l’ano e su a ricaricare il colpo , giù a sbatterle le palle sul culo e su fino a lasciarlo libero e ...