1. Il servizio in camera


    Data: 28/07/2020, Categorie: Lesbo Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    E� stata una vera e propria impresa arrivarci; ma finalmente io e il mio ragazzo siamo giunti nella nostra camera. Al momento ci troviamo in un albergo un� po� isolato in montagna. Diciamo che in giro ci sono solo marmotte e stambecchi. Abbiamo passato una sera piacevole ad assaggiare grappe di tutti i tipi e devo dire che ci siamo messi veramente d�impegno.Ora, non so chi fra me e Marco sia più ubriaco. Io almeno non ho buttato giù nel corridoio una povera ed innocente piantina sul pavimento solo perché non riesco a procedere diritta. Vabbè nemmeno io riesco ad infilare più di un paio di passi senza sbandare; ma almeno non ho sulla coscienza delle piantine. Chissà se si riprenderà?Infiliamo la chiave nella toppa della porta e senza neanche accendere la luce ci buttiamo sul letto facendo a gara a chi si spoglia per primo. Marco vince la competizione e si stende sul letto a pelle d�orso con una bella asta di bandiera che garrisce al vento. Niente male. Io devo disfarmi di un po� più di vestiti rispetto a lui; inoltre ho pure perso tempo a richiudere la porta. Come ho detto prima non sono poi così ubriaca.Sempre al buio mi spoglio e raggiungo il mio uomo sul letto. In breve ci rotoliamo ridacchiando insieme tutti felici; poi Marco ci si mette d�impegno. Dopo un erroneo affondo che ha mirato al buco sbagliato (è proprio vero che è ubriaco); lui prende la mira ed inizia a scoparmi nel modo giusto. Gemo di piacere quando mi penetra, afferro le lenzuola del letto e ...
    ... mordicchiandomi le labbra incomincio a godere.Che fantastica serata si prospetta, mi sento avvampare come un fuco su cui qualcuno ha appena gettato della benzina �� passati appena trentadue secondi dopo Marco si affloscia sopra di me ronfando di brutto.- Marco, ma che cazzo fai? �- Marco ! �Lo spintono, lo scuoto; ma nulla, anzi peggio sento la sua erezione smontarsi dentro di me e poi uscire per sbaglio mentre lo scuoto. Cazzo aspettavo con ansia il momento in cui il climax mi avrebbe fatto gemere ad alta voce facendo svegliare tutti gli altri ospiti.- Marco ! �Nulla da fare; provo a dargli un ciccotto sulle palle. Lui mugula per un secondo e poi continua a ronfare. Mai visto prima uno che dorme e soffre allo stesso tempo.Passano altri cinque minuti in cui gli e ne combino di tutti i colori; ma al massimo Marco bofonchia qualcosa nel sonno apre un occhio e poi ricade subito in catalessi.Mi chiedo se abbiamo bevuto la stessa roba oppure a lui gli hanno rifilato la sciacquatura dei piatti.Mi alzo indignata ed accendo la luce. Passeggio furiosamente per la camera. Sono ancora tutta accaldata per l�eccitazione ed anche per l�arrabbiatura che mi sta montando su.- Arrrgh ! �Che mi sentano pure gli altri vicini. Se io non posso scopare non vedo perché loro debbano dormire in pace. Mi siedo un attimo sul letto matrimoniale spostando una gamba di Marco che se ne sta nel mezzo.Che mi metto a fare adesso? Non ho di certo voglia di dormire; sono troppo agitata.Posso uscire! Sì certo; non sarebbe una ...
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