1. Turbamenti 2


    Data: 29/07/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo la vicenda con Roberto, le cose non erano cambiate. Pur essendoci andata vicino, non ero stata sverginata e mi sentivo ancora esclusa dai capannelli delle mie compagne di scuola che raccontavano con aria vissuta, del loro primi rapporti sessuali. Ero carina, ma la mia aria un po' dimessa, unita alla fama di fervente cattolica non incoraggiava gli approcci dei ragazzi nei miei confronti. Ne soffrivo e in più le pulsioni che sentivo dentro, e che acuivano il mio desiderio di avere un rapporto sessuale completo, mi rendevano insoddisfatta, tanto da avere ripercussioni sul mio rendimento scolastico, fino ad allora buono. La mia famiglia decise di farmi prendere alcune lezioni di matematica assieme a una mia compagna di scuola. Fu scelto un bravo insegnante, di buona fama, quarantenne, sposato con un figlio e moralmente irreprensibile. Le prime due lezioni, che si svolgevano nel tinello della casa dell'insegnante furono tranquille, ma già alla terza, avvertii un cambiamento. Mi guardava con occhio particolare, con un'attenzione che andava al di là di una preoccupazione didattica. Frasi buttate qua e là, qualche contatto o sfregamento apparentemente casuale. La cosa, se mi turbava, al tempo stesso mi incuriosiva e mi attirava, come una falena dalla luce. Ero consapevole del rischio, ma trovavo la situazione emozionante. Aspettavo con ansia la successiva lezione carica di paure, ma soprattutto di aspettative. Un giorno, ero appena tornata da scuola, venni informata da mia ...
    ... madre che il professore aveva chiesto di anticipare la lezione perché l'indomani, giorno prestabilito, sarebbe stato impossibilitato. Mi aspettava subito. Così ingoiato in fretta e furia un boccone raggiunsi il professore." Oggi siamo soli, la tua compagna di lezione è ammalata, lavoreremo meglio. Mia moglie è partita a raggiungere i suoi genitori con il bambino, così nessuno ci disturberà. La matematica, in quel pomeriggio che lui aveva accuratamente programmato, non era certo il suo obbiettivo. All’inizio, ingenuamente, non capii a pieno cosa si stesse preparando . Senza perdere tempo il prof. cominciò a toccarmi le gambe, ad accarezzarmi. Arrossii per l’imbarazzo; iniziai a sudare.”Linda, ce l'hai il ragazzo?"Mi tolse le sneakers e i calzini e mi baciò i piedini, li leccò e succhiò ad una da una le loro dita, senza trascurare gli spazi interdigitali con i loro aromi. Era anche un incallito feticista. Ero paralizzata, non riuscivo a muovermi. La mia agitazione cresceva insieme alla mia voglia, ma dentro di me c’era una lotta. Non era moralmente giusto il sentiero in cui mi stavo incamminando. Quel rapporto non era quello sognato, lui era un adulto e io sognavo un giovane principe azzurro. Lui continuava nella sua azione, mentre mi parlava con tono mellifluo.“ Sei deliziosa.” Mi tolse la t-shirt.“Sei un fiore che vorrei cogliere.” Mi sfilò i jeans." Hai mai visto un uomo nudo? " Feci un cenno di diniego, mentendo, almeno in parte. L'esperienza con Roberto era stata tumultuosa e ...
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