151 - Anthology Alessia - L'iniziazione
Data: 30/07/2020,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... nome già lo sai�.��Eemmhhh, si, si, sei Daniele�..��Tu invece come ti chiami? ��Ah, già scusa, io sono Alessia�..��Wow, che nome fantastico, è un nome che mi è sempre piaciuto���Anche Daniele è un nome molto carino�.��Tu sei molto bella, ancora più del tuo già meraviglioso nome�.��Grazie, anche tu sei un bell�uomo�..��Un po� vecchiotto per te mi sa�.. ��Per essere sincera, a me piacciono gli uomini maturi e poi tu non sei vecchio!!!��Beh, sai quarant�anni cominciano ad essere troppi, tu quanti ne hai invece?��Sono ancora piccola�.��Non mi dire che sei minorenne, se no ci salutiamo qui�..��No, sono maggiorenne, da pochissimo, ma ormai maggiorenne�..��Wow diciotto anni e sei già così� come dire� sei già così donna e che donna!!!��Anche tu quarant�anni e sei già così uomo!!!�Daniele si mise a ridere di gusto scoprendo quel magnifico e conturbante sorriso; intanto la macchina camminava e mi accorsi che eravamo in pratica fuori città. Dopo circa un chilometro decelerò e si infilò in un parcheggio antistante una villetta di nuovissima costruzione. Mi fece scendere e mi disse che eravamo arrivati. Non capivo se era sua intenzione portarmi così spudoratamente a casa sua, come se io fossi stata pronta e disponibile a concedermi a lui. Poi compresi tutto appena lui parlò��..�Questa è la casa della mia socia in affari, sai, la donna che hai visto al ristorante assieme a me�.��Ah, si, ho capito�..��Per non farti rimanere qui da sola in macchina, se vuoi venire con me, io devo solo ...
... esaminare velocemente una pratica e poi tu ed io andiamo in un bellissimo posto..� �Va bene, se non disturbo�..��Sei molto timida vero???��Si, un po���Salii con lui e mi fece accomodare su un divano in un salottino moderno. Rimasi a sfogliare riviste pochi minuti e poi lui tornò���Andiamo???��Si ok�..�Condusse con estrema abilità l�auto salendo verso la collina, poi una volta arrivati in cima, parcheggiò e camminammo a piedi fra le aiuole di un parco secolare. Giungemmo ad una balconata che si affacciava sulla città. Incantevole vista, con sullo sfondo le catene di montagne innevate solo nei cucuzzoli più alti. Lui si appoggiò con il sedere al muretto e mi attirò contro di lui fra le sue gambe divaricate. Che sensazione, sentire il mio corpo aderire al suo; Daniele mi accarezzò i capelli spostandomi alcune ciocche che mi coprivano il viso, le sue dita lunghe e affusolate mi accarezzarono le labbra della bocca, percorsero il mio nasino e girarono attorno agli occhi. Sentivo la sua virilità rigida e dura contro il mio ventre, il desiderio mi prese fortemente ed ebbi la netta sensazione che se lui avesse chiesto io non sarei stata in grado di negargli nulla. Le sue labbra dolcemente ma imperiosamente si posarono sulle mie che, senza forzature si dischiusero, la sua lingua spessa si scontrò con la mia più piccola e morbida. Sguazzammo a lungo mescolandoci la saliva, un calore incredibile, non portato sicuramente dal sole, partendo dal ventre invase il mio corpo, percepii le sue mani ...