1. Cosa può fare un racconto.


    Data: 31/07/2020, Categorie: Etero Autore: lokrost, Fonte: RaccontiMilu

    ... doccia rigenerante, mangio qualcosa alla svelta e corro sotto casa a prendere il pullman per la stazione.Il sonno si fa sentire, ma l'eccitazione e la curiosità mi fanno stare sveglio.Mentre sono nel pullman mi ricordo di una frase che ripeteva spesso un mio collega : Per dormire c'è tempo! Quando poi saremo nella tomba, ne avremo tutto il tempo!Oggi in effetti non ho tempo per dormire.Arrivato in stazione punto ai tabelloni delle partenze e trovo un milano centrale tra 20 minuti.Mentre faccio il biglietto alla macchinetta penso ancora a quel perizoma ed il reggiseno. Ciò significa che quando ha fatto la foto era nuda? Chissà che taglia era quel reggiseno e pensa a quel filo quando lo indossa, va a incastrarsi in mezzo alle natiche.. Chissà come.....- Cazzo!Esclamo.Per poco. Stavo per prenotare Torino!Quando il treno arriva me ne accorgo a malapena, appoggiato ad un pilastro stavo per addormentarmi in piedi.Entrato nel vagone, quando il treno riparte, il mio pensiero torna qualche attimo sul perizoma e sul reggiseno della foto, prima di crollare inesorabilmente in un sonno profondo.- Scusi, scusi! Guardi che siamo a Milano. Signore!Una signora della squadra di pulizie mi squote fino a svegliarmi.- Oh Cazzo mi sono addormentato a Genova e non mi sono più accorto di niente.- Non si preoccupi, il treno è fermo da circa mezzora! Spero non sia in ritardo per qualche appuntamento. Ma ora la prego di scendere che devo pulire il vagone.- La ringrazio. Arrivederci.In ritardo non lo ...
    ... sono. Ma, appuntamento. Si, appuntamento. Cazzo! Appuntamento! Carla! Devo chiamarla subito!- Pronto?- Ciao, sono io. Sono arrivato ora in stazione.- Ma.... Ti avevo detto di chiamarmi un po prima!- Scusa ma mi sono addormentato in treno!- Nessun problema, ma ora ti tocca aspettare un po. Mi vesto e arrivo.- Ok, ti aspetto.Succedono sempre a me ste cose!In effetti l'attesa è stata lunga.Dopo un'ora circa il telefono squilla.- Pronto. Ciao Carla.- Ciao, sono arrivata ma non trovo parcheggio. Sbrigati, esci fuori, Audi bianca con le quattro frecce accese.Corro fuori dalla stazione e trovo l'audi che mi aspetta.Sta diluviando in un modo assurdo e il vento freddo mi sta congelando e come se non bastasse i miei occhiali si appannano e si riempiono d'acqua.Vorrei vedere il conducente ma i vetri scuri me lo impediscono.Vado avanti quasi alla cieca e quando sono di fronte, il finestrino si abbassa.Da dentro la macchina una voce femminile mi urla di entrare.Apro la portiera e salto dentro.Finalmente al caldo e all'asciutto.- Ma buon giorno! Sei fradicio, guardati. Andiamo a casa così ti asciughi e stai al caldo.Non saprei se era casualità o un modo studiato all'ultimo secondo per saltare il caffè e passare subito a casa.Mi tolgo la giacca zuppa d'acqua e mentre asciugo gli occhiali inizio a squadrare la mia "salvatrice".Le cosce devo dire che sono degne di nota e da quel poco che posso vedere, anche i seni non sono per niente da sottovalutare.Salendo poi al viso, mi sarebbe piaciuto ...
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