1. Cosa può fare un racconto.


    Data: 31/07/2020, Categorie: Etero Autore: lokrost, Fonte: RaccontiMilu

    ... quasi ustionante e poi, finito di sciacquare via il sapone, giro la manopola sul freddo.Tremo mentre esco dalla doccia, completamente ghiacciato ma finalmente la mia erezione è scemata e dopo essermi asciugato, posso indossare quella tuta striminzita senza troppi problemi.Finalmente apro la porta del bagno e preso fiato metto piede fuori da esso dirigendomi verso la cucina.Poco prima di entrare in cucina sento già l'inconfondibile profumo di caffè.- Dai muoviti che si fredda, è già pronto da 5 minuti.Mi accoglie con i capelli stretti in una coda di cavallo che lascia maggiormente in vista quel viso a me sempre più carino.Cammina scalza, con parte dei piedi coperti da un lungo e largo pantalone di tuta sta volta rosa. Alzando lo sguardo maggiormente il suo culo continua a risaltare anche con i pantaloni larghi ed ancora più in alto, dopo una brevissima visione del suo addome, una felpa nera con la zip centrale completa il tutto.- Visto? ho messo anche io qualcosa di rosa. Così non ti senti troppo a disagio. Ahahahah!Mentre mi siedo a tavola mi versa il caffè nella tazzina e poi mi porge lo zucchero.Nel farlo si appoggia con i gomiti al tavolo e con il viso vicino al mio, attende che mi serva.La zip della maglia credo sia appositamente lasciata leggermente aperta e ciò che vedo sotto, sembra essere un corpetto rosso con rifiniture nere e bordi delle coppe in pizzo anch'esso nero.Il mio cazzo ha un impennata e per poco non butto fuori lo zucchero.- Fai attenzione. Altrimenti ...
    ... dopo devi... lecca..re...Non dico niente ma penso di essere diventato di tutti i colori, peggio di un camaleonte.A fatica, cercando di non ustionarmi e di non mandarlo di traverso, cerco di bere il caffè offertomi con "tanta" gentilezza.Appoggio la tazzina nel piattino, con la lingua mi pulisco le labbra, prendo fiato e cercando di guardare quella cavalla messa a 90° sul tavolo con la faccia a pochi centimetri dal mio viso, cerco di parlare. Ci provo, cercando di non balbettare per l'emozione.- Ammetto che ho qualche problema a contenere le mie emozioni.- Ed io ammetto che sto facendo di tutto per non fartele contenere. Un'altro, al tuo posto, penso che appena entrato da quella porta, sapendo per cosa siamo qui, mi sarebbe già saltato addosso. Non capisco perchè tu non l'abbia ancora fatto.Deglutisco a fatica, il cazzo inizia ad uscire dall'elastico dei pantaloni. Inizio a sentire anche il bagnato dell'eccitazione sgorgare dalla cappella. Sto per scoppiare senza che mi abbia ancora toccato con un dito.- Voglio che nel racconto, descrivi nel dettaglio tutto quanto e che tu sia sincero nel descrivere le tue emozioni. Se lo farai e ti andrà di continuare, potrai venire dinuovo da me.Annuisco fissando la sua scollatura e poi il mio sguardo si sposta sul suo culo coperto dai pantaloni.Scuote leggermente il culo e poi cinge il mio collo, da dietro, con tutte e due le mani.- Perchè non dici niente? Perchè stai qui fermo ? Sei rosso come un peperone. Per caso non ti piaccio o ti serve ...
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