1. ACCETTARE LE CONDIZIONI


    Data: 02/08/2020, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: glorfindel, Fonte: RaccontiMilu

    Quattro giorni erano trascorsi da quella prima, umiliante, esperienza di sfruttamento a casa del dottore, quattro giorni in cui la mia vita era cambiata, dopo aver trascorso gli ultimi due anni a vedere mia madre avvizzire sotto il peso del suo male, in questi ultimi quattro giorni, grazie al medicinale che avevo comprato con la mia sottomissione, era rifiorita, non ancora pienamente in forma ma tanto migliorata da avere del miracoloso ed ora, felice della ricompensa avuta, mi stavo dirigendo verso la villa in cui avrei pagato il mio debito, avevo una forte ansia in me ma ero più determinata che mai sulla via che avevo scelto.���Mi aprì il maggiordomo che con aria frettolosa e infastidita mi condusse subito nella sala da pranzo, in casa la servitù si muoveva trafelata nel preparare l�ambiente per cena. L�uomo mi intimò di spogliarmi completamente e mi diede un vestito da indossare dicendomi che una volta pronta mi sarei dovuta sistemare vicino a un muro, al fianco della porta da cui si accedeva alla zona notte.Impaziente attese che mi denudassi davanti ai suoi occhi, arrossendo, esegui in modo impacciato sospinta dai suoi sbuffi, prese i miei indumenti e se ne andò ai suoi doveri.Il vestito era una costume da cameriera ma, come era ovvio aspettarsi, non era certo un modello classico, la poca stoffa che mi era stata consegnata si rivelò essere una specie di reggiseno senza coppe, una volta allacciato avevo un sottile nastro nero che partiva dalle spalline, scorreva sotto ...
    ... il mio seno e si univa al centro con un piccolo fiocco nero, sopra le tette scorreva una fascia di pizzo bianca non troppo spessa. Il tutto contornava, mettendole in evidenza, le mie mammelle completamente esposte.Sotto nessuno slip, solo una mini che copriva a malapena la mia fichetta e lasciava scoperta una buona parte di culo e che fungeva anche da reggicalze per le calze nere e trasparenti che avevo avuto insieme all�abito. Scarpe aperte in punta e con un tacco vertiginoso completavano il tutto.In pochi minuti mi trovai agghindata da cameriera sexy e mi misi in posizione come richiesto.���Trascorsi il tempo osservando la servitù che preparava, nessuno si degnava di me come se non vi fosse nulla di strano nella mia presenza. La tavola venne preparata elegantemente, pochi posti, solo cinque e dopo un�attesa di più di un�ora e mezza in cui potei saggiare la scomodità delle mie calzature arrivò il dottore con i suoi ospiti che entrando nel locale mi degnarono a malapena di un�occhiata, come stessero osservando un quadro o un vaso e poi si accomodarono.Da quello che capii dalla conversazione erano tutti colleghi, c�era una coppia, lei, sicuramente oltre i cinquanta ma molto curata e in forma, lui, ben vestito ma decisamente in sovrappeso.Gli altri due erano molto distinti, eleganti e ben curati, non troppo alti, forse sul metro e settanta, ambedue brizzolati, uno con una folta barba mentre l�altro era stempiato e poi c�era il dottore che come sempre svettava su tutti.La cena ...
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