Cornuto e contento
Data: 01/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Daiquiri, Fonte: Annunci69
Io e Lui non ci conosciamo.
O almeno, non ci siamo mai incontrati, eppure devo a Lui il merito delle meravigliose scopate che faccio con sua moglie.
Tutto è iniziato su quel famoso sito, dove di tanto in tanto pubblico qualche mio racconto erotico, per lo più ispirato al mio vissuto.
Non è raro che un marito mi contatti, curioso di sapere se uno dei miei racconti è realmente accaduto. Con qualcuno di quei mariti intrattengo ancora della corrispondenza, in genere sui loro turbamenti e sui desideri mai realizzati.
Alcuni mi raccontano di temere che la loro moglie li tradisca, ma che mai andranno ad indagare, trovando molto più eccitante immaginare quel che realmente accade. Altri mi raccontano che vorrebbero essere traditi, ma che la moglie non lo sa, oppure che non sembra molto interessata all’idea.
Quella volta sembrava diverso. Sembrava che quell’uomo avesse davvero condiviso quella decisione con sua moglie e che, forse insieme, avessero deciso di contattare proprio me.
Ci scambiammo mail per un paio di settimane. Era garbato, ma le domande che mi poneva, erano ogni volta più puntuali, tese a convincerlo di aver scelto l’uomo giusto per sua moglie. Ed io rispondevo ogni volta con la massima sincerità, un pò affascinato, lo ammetto, dalle ragioni che spingevano quel marito ad affidarmi la sua amata donna.
Fu così cortese da inviarmi qualche foto di sua moglie, nulla di particolarmente sconcio, ma che rendevano bene l’idea di una donna che, superati gli ...
... “anta”, aveva ancora molto da dire. Lui volle da me qualche mia foto e glie ne mandai, qualcuna sobriamente vestito, altre più esplicite.
Sempre via mail, Lui mi chiese infine se fossi disposto ad incontrarla da sola, sapendo che Lui ci avrebbe osservati. Io, incuriosito, accettai.
L’incontro fu concordato in un noto centro commerciale, nei pressi di un bar più grazioso degli altri. Lui mi disse che mi avrebbe mandato un sms, indicandomi dove e come l’avrei potuta riconoscere ed incontrare. Volle il mio numero di telefono, senza darmi il suo.
Ed eccomi lì, quel giorno, davanti quel bar a guardarmi intorno, sapendo che in mezzo a quella folla distratta ed indaffarata, un uomo stava mandando sua moglie ad incontrare me, uno sconosciuto.
Il suono di un messaggio in arrivo mi fece battere il cuore come non ricordavo accadermi da tempo, lo lessi: “Forse ti vedo, se sei tu, fingi di sistemarti la cravatta”. Mi guardai intorno e guardai anche in alto, perché Lui, furbamente, aveva scelto per me un luogo da dove avrebbe potuto osservarmi anche dagli altri due piani di quel bel centro commerciale.
Sistemai più volte la cravatta, per dargli modo di assicurarsi che fossi proprio io.
Poco dopo, un altro suo sms : “Bene, lei arriverà tra pochi minuti, si fermerà a guardare quel cartellone con la mappa dei negozio. Io vi guarderò. Buna fortuna.”.
Cercai con lo sguardo quel cartellone, che individuai a pochi metri da dove mi trovavo, Un’anziana coppia lo stava guardando, ...