Trasformato in troia - la folla – (cap.15) - Racconti Erotici

Trasformato in troia - la folla – (cap.15)

(Storia di fantasia. Volendo continuare la storia così come l'avevo pensata avviso che questo racconto è ancora più surreale del precedente. Temi: costrizione, umiliazione, orgie. Sia che tu sia iscritto oppure no, se vuoi puoi condividere con me i tuoi pensieri attraverso l’indirizzo mail:

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La folla di gente sul marciapiede mi guarda con un misto di curiosità e divertimento attirando altri curiosi che si ammassano intorno a me cercando di capire cosa stia succedendo.

Nel mormorio confuso di quella situazione surreale sento avanzare molte ipotesi: c’è chi pensa si tratti di una candid camera, chi suggerisce una punizione per qualche scommessa persa, qualcuno si sbilancia su un nuovo tipo di reality e i più maliziosi pensano ad un film porno, ma la ragione della mia apparizione su quel palcoscenico è molto più semplice e basilare: i miei aguzzini vogliono trasformarmi in una troia perfetta assetata di cazzo e pronta a soddisfare veri uomini in qualsiasi situazione.

Quale che sia il vero motivo per il mio pubblico è irrilevante, ciò che conta è avere uno spettacolo da guardare ed una nuova storia da raccontare a parenti ed amici. Impotente, come mai nella mia vita, vedo la mia anima e la mia dignità catturata da video e foto di centinai di smartphone ed ogni flash mi fa capire che non c’è scampo al mio ...

... destino da troia e nel rassegnarmi a quel ruolo mi sento anche sollevato, ora potrò smettere di farmi paranoie ogni qual volta finisco in un’orgia o finisco in qualche gioco perverso: tutti sanno che sono una troia e non si stupirà se mi comporto come tale.

“avanti troia, cammina” mi incita il poliziotto da dietro alle mie spalle e completamente nudo, sporco della sborra del biker e con sul petto la scritta “TROIA SUCCHIA CAZZI, ABUSATE DI ME”, avanzo nella folla come un automa.

“ehi voglio vedere se è vero che sei una troia succhia cazzi” grida uno in mezzo dalla folla.

Mi volto a cercare il volto di quella voce nella folla, è un ragazzotto sui vent’anni vestito da fighetto e con la tipica espressione da bullo; con fare deciso e spaccone si mette davanti a me impedendomi di proseguire la mia camminata e con le mani chiuse attorno al suo pacco mi grida

“eccolo qui il tuo cazzo troia, avanti che cosa aspetti? Vieni a prenderlo”

“che aspetti troia, inginocchiati, non vedi che hai un cliente” mi ordina il biker, ma incapace di affrontare quella situazione, quasi vivessi tutta quella situazione da spettatore anziché da protagonista, rimango lì in piedi, completamente inerme finché la mano del poliziotto si posa sulla mia spalla e con una forza che non mi sarei aspettato mi spinge in ginocchio davanti al ragazzo.

Il pacco del ragazzo è esattamente all’altezza del mio sguardo, ormai sono in gioco e dando libero sfogo alla mia parte troia in un gesto automatico porto le ...