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Zia e il problema di geometria
Data: 09/08/2020, Categorie: Incesti Autore: Giro82
Salve a tutti, Iscritto da poco in questo sito ho deciso di raccontare per la prima volta gli accaduti sessuali della mia vita. Il racconto che seguirà è accaduto ben undici anni fa. All’epoca dei fatti avevo 24 anni ed ero studente universitario. Preciso che all’epoca dei fatti ero fidanzato. In un pomeriggio come tanti, sceso alcuni giorni in Calabria per trascorrerli in famiglia, nel mentre prendevo un caffè con amici ricevo una telefonata di mio zio il quale mi chiese se mi era possibile andare a casa sua per aiutare mio cugino a fare dei problemi di geometria in quanto lui era a lavoro e mia zia non era molto afferrata in materia. Non ero molto entusiasto della richiesta di mio zio, ma visto il forte legame che ci univa non mi tirai indietro, lasciando solo impreciso l’orario in cui sarei andato anche perché avrei voluto trascorrere del tempo ancora con i miei amici. Passata più di un oretta e dopo aver salutato chi aveva trascorso il pomeriggio con me decido di recarmi a casa dello zio consapevole che comunque non l’avrei incontrato sapendo che sarebbe tornato per l’ora di cena. Arrivato sotto l’abitazione dei miei zii citofono e mi risponde mia zia che rimane sorpresa del mio arrivo. Premetto che mia zia aveva allora 36 anni, bellissima donna in quanto di carnagione scura, alta 1,70 m., capelli neri, labbra carnose, sedere sporgente ma qualità al di sopra di tutto la sua capacità di provocare. Unica pecca il seno data la sua misura ridotta, una seconda. Raggiunto il ...
... pianerottolo, mia zia mi accoglie davanti alla porta e dopo i saluti gli dico il perché della mia visita. Felice del vedermi, ma credo soprattutto per l’aiuto che gli avrei dato, mi fa accomodare in cucina dove c’è mio cugino di otto anni seduto davanti al tavolo con i suoi quaderni e libri, intendo a disegnare. Nel frattempo che mi metto comodo e comincio a leggere la traccia del primo problema da risolvere, noto che mia zia indossa una maglia bianca aderente da cui si potevano intravedere i capezzoli nonostante il suo seno non fosse abbondante. Da quel momento entro in confusione, normale per un ragazzo anche perché qualche pensierino su mia zia l’ho sempre fatto spinto dal suo modo di essere sempre provocante e soprattutto una bella donna. Nel cercare di concentrarmi sul problema da risolvere la mia attenzione ricadeva sempre su quella parte di corpo di mia zia che non ci mise molto a capirlo dato che mi disse lei stessa che ci stavo mettendo più di quanto lei pensasse a trovare la soluzione. Ma, non mancandomi la faccia tosta, gli risposi che la difficoltà era un’altra rispetto alla geometria. Da quella mia risposta accompagnata da un sorriso malizioso iniziarono battute reciproche sempre ambigue data la presenza di mio cugino che nonostante l’età poteva capire il senso del discorso. Le battute reciproche, con cui si era superato il limite che mai credevo si potesse raggiungere trattandosi di mia zia, si conclusero con lei che disse che era meglio risolvere la questione ...