1. Zia e il problema di geometria


    Data: 09/08/2020, Categorie: Incesti Autore: Giro82

    ... andando in camera a mettere qualcosa di più pesante in quanto sentiva freschetto per non essere esplicita che sarebbe stato meglio coprire quelle tette in bella mostra. Appena mia zia lascia la stanza in cui eravamo alla presenza di mio cugino mi dico in me che se non avessi osato non avrei mai saputo come si sarebbe evoluta la situazione, consapevole che il passo avrei dovuto farlo io anche se rischiavo di far succedere un caso familiare qualora si fosse saputo tutto e io avrei frainteso le sue battute. Deciso di rischiare dico a mio cugino di continuare a disegnare che sarei andato un attimo in bagno e mi dirigo nella stanza di mia zia ma non la trovo allora decido di cercarla facendo meno rumore possibile per non distrarre o attirare l’attenzione di mio cugino. Giunto davanti la porta del bagno noto la porta socchiusa e la luce accesa e preso coraggio decido di entrare. Aperta la porta trovo la zia indaffarata a riempire la lavatrice e nel momento in cui mi vede mi dice che ha quasi finito e che avrebbe liberato il bagno lasciandomi di poter usufruirne. A tale sua frase, con una faccia tosta, gli rispondo che non ho bisogno del bagno senza di lei e a tal punto lei mi guarda con una espressione incredula. Decisi di spingermi oltre avvicinandomi a lei e dicendogli che visto che ancora fosse con la semplice magliettina senza reggiseno avrei provveduto a riscaldarla e giunto difronte a lei non osai a provare a baciarla. Lei non si scostò in un primo momento ma poi ...
    ... ricordandosi della presenza in casa mi disse di aspettare un attimo che sarebbe tornata subito. Nell’attesa, che sembrava non passare mai, sento lei che dice al figlio di continuare a fare i compiti che lei avrebbe messo la lavatrice e sarebbe tornata. Appena rientrata nel bagno, consapevole che stavano per travalicare il limite del nostro rapporto, mi sono fiondato su di lei cominciando a baciarla e, finalmente, toccarle quelle piccole bocce causa di tutto ciò che stava accadendo. Di suo lei non esito ad assecondare il mio furore e non da meno mi sbottona subito il jeans prendendo a tastare il mio cazzo che non riuscivo più a controllare all’interno dello slip. Eccitato come non mai le chiedo di prendermelo in bocca e lei senza esitare si inginocchia dicendomi di essere veloci visto la situazione in cui eravamo. Guardare lei in ginocchio con il mio cazzo nella bocca che andava avanti e indietro mi stava per far esplodere allora decisi che avrei voluto metterlo nella sua fica e che se fossi esploso non avrei avuto il tempo per farlo. Allora decido di alzarla e di piegarla a 90 appoggiata al muro e con un colpo solo abbasso la parte inferiore della tuta e le su mutandine facendo sì che avessi davanti a me un sedere splendilo che non avrei mai immaginato di vederlo così libero da qualunque indumento. Prendo il cazzo in mano e con un solo colpo entro nella sua fica senza alcuna resistenza dato che era completamente bagnata e nel frattempo stringendo le sue tette ancora coperte dalla sola ...