1. Gustiamoci questi attimi


    Data: 11/08/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... indecenti e indecorose sensazioni hanno devastato e sfigurato le nostre aperte cavità sempre pronte a concedere i loro favori da ogni verso in ogni senso? Ci stringevamo e ci sfregavamo contro i momentanei sostegni del nostro piacere, perché non occorreva scambiare le impressioni di quanto avevamo finito, perché sapevamo entrambi che erano lì, proprio sotto gli occhi dell�altro.Tu sapevi, io sapevo allo stesso modo, io sentivo e tu coglievi, io godevo e tu facevi altrettanto. Io non ce la facevo e arrivavo lasciando quella piccola bava filata tu scoppiavi dov�eri, nel profondo, nel cavo più aperto fra le cosce e sulle mammelle, poi a notte inoltrata rincasati, per il fatto che stanchi e spossati ci addormentavamo mano nella mano come due innamorati. L�indomani sera ci donavamo il piacere rapito nelle esperienze maturate e ciascuno sapeva ogni mossa più ardita, perché l�altro prendesse tutto il bene del mondo nel giusto verso e si sentisse completo nello spasimo acuto dell�amore ritrovato. Io sostengo e rinforzo l�idea che non si condanna né si punisce né si rimprovera l�amore neanche quando ha il sapore della depravazione, della dissolutezza e del vizio.Adesso però stiamo aspettando che venga l�infermiera per il normale prelievo semestrale, perché entrambi ci angosciamo, soffriamo e temiamo il responso finale, riferendoci l�esito della malattia più infernale, malvagia e spaventosa che esista. La paura ci abbranca, ci attanaglia consumandoci fino a quando conosceremo ...
    ... precisamente il sospirato risultato, che ci comunicherà soltanto che sei mesi fa fummo alquanto assennati, prudenti e saggi, ma non ci dà la certezza né la sicurezza che dopo null�altro sarà accaduto, malgrado ciò a noi basta quello, per continuare a sacrificarci sull�altare della carnalità e della lussuria.Voi non ci crederete, eppure non possiamo più frenare le nostre menti, i nostri corpi abituati a fremere nel piacere, perché non &egrave facile avere tutte le accortezze prescritte, dal momento esatto che la smania ti prende non vedi più niente, poiché accarezzi il suo corpo e lo senti tuo, gli prendi il cazzo ed &egrave esattamente come se tu lo schiodassi dal suo complesso per prenderlo in te e per consumarlo nel tuo. Non sai neanche più di chi sia: giovane, grasso, magro, vecchio, bianco, giallo o nero. Non ha età, non ha colore, perché io lo sento soltanto, lo avverto e lo accolgo quando mi riempie in conclusione la bocca e la gola, penetra negli anfratti più intimi, nelle dilatate ansimanti aperture fra le cosce, nel mio ventre e nel mio anale pertugio. Infine lo sento che mi fruga ispezionandomi in ogni dove e vorrei alla fine fermarlo, ma anche che proceda più in fretta. Io vorrei schiodarlo da me stessa e insieme infilarlo più profondamente giungendo all�inferno, fino a farmi male, fino a farmi piangere, fino a non sentire altro che piacere. Ti agiti sprofondando con cautela nello sfintere divaricato, mentre lei sussulta provocandole acuti e intensi sobbalzi, sì, perché ...