1. Incubo?


    Data: 14/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: chiodino

    ... mosci. Qualcuno se ne era già andato, da solo o con una o due di noi; altri si limitavano a chiacchierare tra loro, bevendo, piluccando dai piatti ed al più palpando una ragazza. Di tanto in tanto però, grazie alle bombe, insomma agli eccitanti, qualcuno ne aveva ancora voglia, e la ragazza di fianco a me disse:un Padrone ti vuole. Seguendo il suo sguardo lo vidi e mi avviai,tranquilla. Tranquilla finché non ho visto quello che aveva tra le gambe. Tranquilla finché non ho visto il cenno. Esitai. Quanto? Un attimo, un attimo solo, ma un attimo di troppo. Mi gettai in ginocchio, inorridita e terrorizzata. Il dolore che provai alle ginocchia non importava. La ripetizione del cenno fu solo ed appena abbozzata. In ginocchio, il capo posato sugli avambracci, le ginocchia distanti quanto dovevo ed il culo ben alto. Attorno a me risate, richiami. Io invece terrorizzata, un pugno gelido al posto dello stomaco. Mai forse ho avuta tanta paura come in quel momento, be, almeno dopo i primissimi giorni. da quando ho accettato di subire. Avrei voluto scappare, fuggire, ma dove, come?Capii quasi subito che era uno dei "meno peggio", di buoni certo non ce n'è. Al solito, ottenuta la sottomissione, si passa al pratico. Nel caso specifico lui era troppo alto. Hanno provveduto, abituati come sono a risolvere questi piccoli problemi. Solo a questo punto mi ha penetrata, con calma, anzi con suo comodo. Prima carezzandomi a lungo tra le gambe fino a farmi inumidire almeno un poco, per entrandomi ...
    ... poi nel sesso. Uscendone per poi rientrarvi, solo il glande per cominciare. Anche così era grosso, troppo grosso, faceva tanto male all'inizio, mi sentivo lacerare e straziare finché non mi sono bagnata ben bene. In questo il clitoride inanellato aiuta. Solo poi ha puntato il glande irrorato dei miei umori sul buchino ed ha spinto un poco. Ero dolorante ed istupidita dalla paura, ancora troppo impaurita, certa che mi avrebbe lacerata, non ho spinto per allargare il buchetto e neppure ho spinto all'indietro il sedere. Le mani dell'uomo sui fianchi si sono fatte dure e di nuovo l'ho sentito premere, ancora piuttosto piano, bontà sua. Per mia fortuna lo sfintere che ormai sa dilatarsi notevolmente, lo ha accolto. Questa volta avevo spinto in tutti e due i modi. Un attimo e si è ritratto per poi rioccupare il mio culetto, più volte. Talvolta sostando e talaltra no E se pure non avevo mai preso dentro di me nulla del genere, capii che non sarei stata rovinata. Male, dolore? Certo, da morire ma non importava. Quando si ritraeva poi era piacevole o comunque un sollievo e come tale una bella sensazione anche se bruciante. Tutto il glande dentro. Dolore ma anche la certezza definitiva di non essere lacerata, menomata. Rimasi sorpresa sentendo lo scroto battere e poi essere compresso tra il mio corpo ed il suo. L'avevo tutto dentro. S'arrestò. Io temevo il momento in cui avrebbe cominciato l'altalena, il su e giù. Più per paura che per ragionamento contrassi i muscoli con tutta la mia ...