1. Finalmente realtà...


    Data: 02/12/2017, Categorie: Trans Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    ... domanda mi sorprende. Non me l’aspettavo.
    
    “Ma cosa dici, Fabio? Certo che no! Mi diverto solo ad indossare qualche capo di biancheria intima femminile. Nulla di più”.
    
    “Ma certo, ma certo. Vorrà dire che sarà ancora più bello” si lascia sfuggire Fabio.
    
    Cosa sarà ancora più bello, rifletto io?
    
    “Ti manca qualcosa, però. Non credo che tu non abbia un paio di scarpe da indossare. Prendile, su”.
    
    Come può saperlo? Certo, ci starà provando. Avrà sparato a caso. No, non voglio dargli pure questa soddisfazione.
    
    “Ma cosa dici…” gli rispondo.
    
    “Dai, non fare capricci. Una come te non può non essersi comprata anche un paio di scarpe. Vai a prenderle, dai”. Non mi sfugge che si è rivolto a me al femminile…
    
    Esco dal salone. “Come è possibile che riesce a farmi fare cose che, invece, sento di non dover fare?” mi sto domandando mentre vado in camera mia.
    
    Mentre esco mi rendo nuovamente conto di essere nudo. Indosso soltanto un paio di calze ed un reggicalze. E Fabio non può non vedere il mio culetto mentre esco dal salone. Nudo ed in bella mostra.
    
    Arrivo in camera mia. “Sbrigati, tesoro” mi grida Fabio dall’altra camera.
    
    Mi piego per prendere le scarpe che avevo buttato sotto il letto. Le indosso.
    
    Il rumore dei tacchi è inconfondibile. Appena comincio a camminare verso il salone, dove Fabio mi stava aspettando, lo sento dire “Vedi che non mi sono sbagliato?”.
    
    Compaio sulla porta del salone. Fabio mi guarda a bocca aperta. Io non riesco a fissare i suoi ...
    ... occhi. Continuo a guardare a terra.
    
    Mi dice “Vieni più vicina, voglio vederti meglio”.
    
    Mi avvicino a lui. Rosso in viso per la vergogna.
    
    “Che belle scarpe che hai. Dì un po’? Ti piace farti chiamare in qualche modo? O faccio io?” mi dice.
    
    “Mi piace il nome Sara”, rispondo balbettando.
    
    “Bene, da questo momento sarai soltanto Sara. E sarai la mia femmina”.
    
    “Ma che cavolo dici, Fabio? Basta! Ora te ne vai e la finiamo qui, perché non è proprio il caso che…”.
    
    Sto parlando, sto gridando tutto il mio disappunto e cosa fa Fabio? Mi tocca!
    
    Mentre gli sto dicendo di finire quella pagliacciata Fabio allunga una mano e mi afferra il pene.
    
    In questo momento è ancora a riposo. Ma lui, sapientemente, comincia a scoprire il glande, con dei piccoli ma rapidi movimenti.
    
    Nooooo! Non è possibile! Mi sta venendo duro! Sta crescendo sotto i movimenti della mano di Fabio!
    
    “Vedi che ho ragione anche questa volta? A lui piace quello che gli sto facendo. E quindi piace anche a te, mia cara”.
    
    “No, Fabio, non voglio andare oltre. Lasciami stare. Voglio rimanere da solo”.
    
    “Ah, ah, ah, Sara. Ti ho detto che questa sera sarai la mia femmina. Quindi, al limite, avresti dovuto dire “sola”. Ma ti perdono. Però voglio che tu parli di te al femminile”.
    
    Cosa fare? Cedere alle richieste di Fabio? O tenere duro cercando di sbatterlo fuori dalla porta?
    
    Sarebbe inutile, penso. Ormai mi ha visto così. Conosce i miei segreti. Tanto vale vedere cosa vuole.
    
    “Va bene, Fabio. ...
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