Summer on a solitary beach
Data: 17/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Masturbazione
Autore: tentationem, Fonte: xHamster
1982. Il mondo era diverso. Né meglio, né peggio.E questa canzone (Summer on a solitary beach) era una delle hit più ascoltate del momento. Mi risuonava in testa. E mi faceva immaginare chissà che cosa. All'epoca ci accontentavamo di poco. Pochissimo. Noi adolescenti ci accontentavamo di una mezza tetta, di un film con Barbara Bouchet, Edvige Fenech...per rischiare di rimaner ciechi a vita. C'era addirittura chi si accontentava del catalogo Vestro...o Postalmarket (sezione intimo).Ed era estate. Confinato in un campeggio della costa con i miei, poche erano le possibilità di sfogare gli ormoni che a mille torturavano il mio corpo. Il topless, all'epoca era vietato, o meglio si cominciava a stento a ragionare sulla legittimità di andare in giro a tette all'aria. E questo campeggio mi teneva prigioniero. Non c'era una discoteca, o un locale nel raggio di chilometri. Isolati da una pineta infinita. Io e il mio testosterone galoppante. Le uniche ragazze presenti erano straniere, guardate a vista dalle loro mamme teutoniche.Avevo sentito dire da alcuni ragazzi sulla spiaggia, che nella zona nord del campeggio, alcune straniere, per paura di denunce e multe, andavano a prendere il sole integrale ma bisognava fare diversi chilometri per vederle. La zona era isolatissima. Così, in un pomeriggio caldissimo dove il frastuono delle cicale era ossessionante, decisi nell'ora della siesta, di inforcare la bicicletta ed avventurarmi in pineta. Dopo circa mezz'ora di pedalata, decisi di ...
... affacciarmi sulla spiaggia per vedere. Deserto. Solo un po' più avanti si scorgeva qualcosa...o qualcuno. Pedalai un altro po' e, valutando di essere giunto a destinazione, nascosi la bicicletta in un cespuglio e mi inoltrai nella macchia fitta. Arrivato in vista al mare, ma ancora nascosto dai cespugli, ebbi una visione paradisiaca. Almeno cinque ragazze, sulla ventina, se ne stavano come lucertole a prendere il sole. Nude. Non feci in tempo neanche a realizzare la cosa che il cazzo uscì automaticamente dal costume. E in una frenesia di eccitazione, con pochi colpi di mano, sborrai.Felice della scoperta me ne tornai al campeggio, promettendomi per il giorno successivo, di tornare e godermi con meno ansia lo spettacolo. E così feci. Aspettai l'ora della siesta, inforcai la bicicletta, e via verso la spiaggia proibita. Solito cespuglio, solite ragazze. Mi sistemai per bene dietro il cespuglio per non essere visto...mi levai del tutto il costume e cominciai a menarmelo lentamente per non finire subito. Era una goduria dedicare ora a questa ora a quella una “serie” di smanettoni. E quando una si muoveva per andare a fare il bagno il goderne l'andamento, il pelo in vista, il sobbalzare delle tette.Ad un certo punto però sentii dei rumori alle mie spalle. Paura, sangue alla testa. Mi voltai e nel cespuglio dietro al mio c'era un signore sulla quarantina con i pantaloncini sbottonati ed uccello duro ben in vista. Forse anche lui stava facendo il mio stesso gioco? Velocemente cercai di ...