1. Raku-yaki! - parte 3


    Data: 02/12/2017, Categorie: Hardcore, Autore: naked_lunch_er, Fonte: xHamster

    La pelle mi rammenta di fare meno lo stronzo con i raggi solari e la mente mi ricorda di fare poco lo stronzo con l’appuntamento.Dopo anni di convivenza e logicamente non più avvezzo ad appuntamenti galanti, passo una buona mezz’ora a ragionare su cosa infilarmi, optando per una polo aderente che scolla quasi sino allo sterno.Decido di schivare il profumo e dopo una sbarbata, il mio vestito olfattivo sarà uno sprizzo di Old Spice. Penso che se una donna non gusta la rudezza di un buon dopo barba alcoolico, probabilmente ha un’ idea snaturata della virilità. Non ho mai considerato di depilarmi il petto o ritoccarmi le sopracciglia, tanto meno di rosolare sotto una lampada abbronzante: i centri estetici sono luoghi che un maschio indipendentemente dall’orientamento sessuale, non dovrebbe varcare manco per consegnare una lettera.Mi avvio verso il negozio in perfetto orario, con un filo di tensione addominale che sembra più o meno la stessa di quando sto attendendo il gong della prima ripresa. Mi duole confessare che con le donne non ci so fare, per cui passo dei minuti auspicando di non fare cattiva impressione e che la storia del laboratorio sul retro non si riveli una finta da KO.La scorgo dinanzi la saracinesca semi abbassata, che mi attende sorridendo.Un soffio di brezza dà un passaggio al suo profumo estivo di cocco e vaniglia, che si incunea tra le mie narici sino ad avvoltolare soave il mio encefalo.Ella sa come giocare le sue carte vagliando la maglia a fascia che ...
    ... indossa le cui righe vanno a girare sul suo seno pieno e tondo, di cui intravedo appena una sottile fossetta di scollatura.Una lunga gonna le lascia le caviglie scoperte che si prolungano su sandali vermiglio che cingono piedi dalle unghie smaltate di nero. Questo ultimo audace particolare, non fa che rendermela ancora più sexy domandandomi se la cosa sia correlata alla sua personalità. Mi chiedo se qualche cliente di fronte a ciò che stavo osservando io, non sia svenuto contro un espositore.“Ciao! Entra pure in laboratorio mentre finisco di chiudere il negozio” mi dice ed io stordito dal metallico ruggire della serranda che cala, mi incammino verso la stanza che si rivela un piccolo Eden della ceramica.File ordinate di mensole reggono decine di manufatti, che temporaneamente mi distraggono dalla loro meravigliosa creatrice che mi riporta alla realtà dicendomi “Ho visto dal tuo telefono ciò che hai creato: è chiaro che tu sia alle prime armi, però possiedi un certo talento. Posso darti un consiglio?”Io annuisco e lei continua dicendo “Non soffermarti esclusivamente sulle tazze, quelle ormai le sai già creare. Stasera ti presto la mia attrezzatura e ti mostro come creare una teiera. A patto che tu faccia una cosa per me…”Lei prende una piccola pausa, fa un respiro profondo e dalla sua espressione fiuto che sta partendo con qualcosa di grosso. Avverto che in quel momento sta per sganciare una frase pesante come l’Enola Gay e si sta giocando tutto ad una mano di poker che se va ...
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