Rimorchiata e resa puttana da un vecchio imprenditore
Data: 18/08/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... quando non avvertii il suo sperma riempirmi la bocca. Mi obbligò a ingoiare tutta la sua venuta dall’odore forte e dal sapore aspro.
Dopo quell’orgasmo si ricompose e mi disse: “andiamo a casa”, non volevo, nonostante la forte eccitazione e l’attrazione che provavo verso quel maschione, la mia parte razionale aveva paura di rimanere sola con lui.
Se era un maniaco? Cosa potevo sapere di cosa avrebbe fatto di me? In fondo lo conoscevo solo via chat.
Mi fece salire a bordo del suo SUV e mi portò in una strada di campagna, la mia paura cominciava ad aumentare, lo supplicai di portarmi indietro ma lui mi infilò la sua manona callosa tra le cosce e mi disse di stare tranquilla che ci saremmo solo divertiti un po’. Dopo una ventina di minuti di cammino arrivammo ad una casa di campagna.
Appena entrati le sue mani enormi cominciarono di nuovo a prendersi cura del mio corpo, mi toccava con forza tra le cosce, mi palpava l’interno e mi masturbava, era cosi forte, cosi deciso, in men che non si dica ci ritrovammo in camera da letto lui completamente nudo e io, per suo ordine, con addosso solo le autoreggenti e le scarpe con il tacco da tredici.
Mi ha spinta sul letto e mi ha penetrata con forza, ho urlato ai suoi affondi decisi, era grosso e mi faceva saltare ogni volta che entrava dentro di me, continuava a dirmi che ero una puttana, che lo avevo fatto arrapare per mesi e adesso mi avrebbe sbattatuta come meritavo, come una puttana da strada.
Il suo linguaggio ...
... triviale, la sua decisione, il suo fisico possente è villoso su di me, il suo odore di maschio mi stavano facendo impazzire, non mi controllavo più, gli dissi che ero la sua puttana, che lui era il mio padrone e avrei obbedito ai suoi desideri. Si eccitò ancora di più e i suoi colpi divennero ancora più decisi urlava e rantolava come un animale in calore. Scivolava dentro di me come un’anguilla tanti erano stati i miei orgasmi.
Quando mi ero abituata alla sua irruenza mi disse: “girati puttana” e dopo avermi messa a pecora passò la sua mano rasposa sulla mia figa inzuppata di orgasmi e con i miei stessi umori bagnò il mio buchetto, lo penetrò con due dita facendomi urlare di dolore e sopravanzare sul lettone.
Mi assestò un forte ceffone sul culo urlandomi: “sta buona vacca” e continuò a penetrarmi più velocemente, gemevo per il dolore che mi procurava, ma poi mi abituai a quella penetrazione e fu allora che sentii il calore della sua cappella che premeva e mi entrava dentro le viscere. Fu deciso nella penetrazione e dopo un dolore lancinante iniziale mi abituai alla sua presenza dentro di me. Le sue mani mi tenevano forte per i fianchi mentre mi possedeva, lo sentivo tutto dentro, mi stava dominando fisicamente ma mi aveva completamente presa anche la testa. Quando arrivò all’orgasmo fu un’esplosione di sensazioni incredibili, non ero mai riuscita ad avere un orgasmo anale così, quell'uomo mi fece provare una sensazione mai provata prima.
Mi abbandonai sfinita sul letto ...