Viaggio di Nozze a Cap (3)
Data: 19/08/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... Mi sto facendo sbattere da un perfetto sconosciuto in mezzo alla spiaggia e in piena vista di tutti, mentre mio marito è via a farsi una passeggiata… Fantastico. Sollevo di più la gamba per prenderlo più a fondo, e allungo una mano per toccarmi e accompagnare il picere che mi sta montando dentro con una carezza gentile. Mentre mi scopa da tergo, l’uomo mi pastrigna le tette e gioca con i miei capezzoli piacevolmente eretti, scatenando scosse elettriche che mi scuotono tutta; le mie dita nervose frugano nella peluria del pube e trovano il ciccetto bello duro. Mi sfrego il clitoride mentre lui mi pizzica i capezzoli, e il condimento della nostra copula è completo: la pietanza principale intanto viene cucinata nel mio forno a microonde… - Aahhh… - belo come una pecorella in preda al piacere. Ormai non m’importa di quanti guardoni abbiamo intorno, intenti a masturbarsi in un capannello mentre il toro da monta mi sta sbattendo come una bistecca al sangue: sono al di là del bene e del male, intontita dal piacere e dall’orgasmo che mi sta già montando in corpo sotto l’assalto sempre più impetuoso del mio improvvisato amante. Accelero il movimento della mano sulla figa, serrandomi il clitoride fra le dita che ormai mi tremano per il piacere: ci sono quasi… - AAH! AAHHH!!! – grido, sobbalzando di colpo sorpresa dalla subitaneità e dall’intensità dell’orgasmo che mi sconquassa le viscere. Il mio maschio mi strizza forte le tette, tenendomi stretta a sé mentre sborro violentemente, ...
... scalciando e contorcendomi come in preda a una crisi epilettica, e intanto accelera il ritmo della sua monta brutale. Il tipo mi sussurra qualcosa all’orecchio che non afferro: sarà francese? Non lo so, non capisco più niente. Rinculo con forza per prenderlo in figa più dentro possibile, e sento le sue dita contrarsi dolorosamente sulle mie povere zinne arrossate mentre il suo cazzo comincia a pulsare con forza alla bocca del mio utero affamato. Lui rantola di piacere, e mi sborra dentro con un getto così potente che mi sembra quasi di sentirlo contro la bocca dell’utero. Annaspo di piacere, senza fiato per la potenza di quell’orgasmo maschile che mi sta impregnando a una profondità mai provata prima, neppure con Davide che pure ce l’ha bello lungo… Lui mi stringe forte, con un’aria di possesso che prolunga il mio piacere ben oltre il termine dell’estasi fisica. Lo sento che mi massaggia dolcemente i seni, mi bacia leggermente il collo… Poi sussurra qualcosa che non capisco e si stacca delicatamente da me. Vorrei piangere per la disperazione quando quella verga tostissima mi viene estratta dalla sua collocazione naturale, lasciandomi con un’insopportabile sensazione di vuoto dentro… Poi lui si alza in piedi; mi accarezza un’ulima volta il fianco, poi si allontana dall’altra parte senza passarmi davanti. Dovrei voltarmi per vedere almeno che aspetto abbia il maschio che mi ha posseduta in maniera così virile e donandomi un sollazzo sublime, ma non lo faccio. Rimango nella stessa ...