Alessia un Demone
Data: 03/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: spaak, Fonte: EroticiRacconti
... unico, grosso e peloso da fare suo…La ninfetta si scatenava, le mie dita le frugavano la passerina, mentre con un altro dito, a forbice le esploravo il culetto, ed io in impeto le leccai la fighetta per la prima volta e quel piccolo cazzetto che spariva nella mia bocca.. Comprese che ero il maschio dominante e io doveva asservire pur dirigendo lei il gioco. Mhhh la troietta da quel giorno mi saltava addosso praticamente…Con un fare possessivo, mi sequestrava con una scusa banale di cui io ero complice…Ero in sua balia dal momento in cui mettevo piede a casa di Luca…Mi saltava sulle ginocchia posizionandosi col culetto esattamente sul mio pacco,e con fare disinvolto cercava la mia erezione sotto i pantaloni, anche quando non potevamo assentarci. Con la scusa di impossessarsi del computer di Luca, pretese di starmi seduta sulle cosce, dietro la scrivania, e furtivamente, attraverso la zip aperta dei miei pantaloni, mi toccava il cazzo negli slip, fingendo di giocare al pc; che diavoletta!!!! Il mio cazzo era così duro che si bagnava pur non raggiungendo l’ orgasmo. Io a mia volta gli introducevo le dita nelle mutandine…. E questo lo faceva sempre, anche davanti alla madre o al fratello, con una sfacciataggine e una sicurezza, che a pensare oggi, rimango allibito… Era diventata la mia donna e lei consapevole di avere trovato un grosso giocattolo da spupazzare. Sotto il tavolo o mi faceva piedino, o si fiondava seduta col suo culetto acerbo sul mio cazzo muovendo e ...
... ancheggiando il bacino con movimenti ondulatori e sussultori mimando l’atto, consapevole del fascino che carpiva dal mio cazzo in erezione e godendo dal fatto che più lo sentiva duro e più ne era contenta. Era attratta dai cazzi, ma anche dalle donne. Di sovente sempre seduta sul cazzo, prendeva una rivista “ Vestro” ( un catalogo che all’ epoca vendeva di tutto), e sfogliandolo noto che si sofferma richiamando la mia attenzione, dalle foto delle modelle attempate e in intimo, guepiere e corsetti, ma soprattutto, si eccitava e si tratteneva a guardare , i modelli maschili in slip,facendomi notare il gonfiore dei cazzi che quei figurini erano ritratti coperti..Era una piccola zoccola e andava educata.Un corpicino acerbo, senza tettina, ma cosce da cerbiatta con un culetto che sotto i pantaloncini suscitavano il mio turbamento ; strusciarsi su di me e sentire il gonfiore crescere al contatto dei suoi glutei, era per lei un ulteriore gioco, per me, l’ avrei spogliata davanti a tutti e portata a letto l’ avrei amata come si ama una donna. Per lei ero il suo amante e il suo fare mirava a cercare un contatto più intimo. Oramai mi confidava tutto, sul fatto che sapesse che donne e uomini “ possono e devono fare l’ amore”, lei con me voleva trovare un modo per farlo. Da parte sua era attratta dai cazzi degli adulti, e aver confrontato le dimensioni dei ragazzini , o del suo, con il mio, aveva accresciuto in Alessia la voglia di possessione e il potere che esercitava mandandomi in erezione la ...