Barbara cap.1
Data: 20/08/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: GabryArcangeli, Fonte: Annunci69
Un uragano, un’ondata di Tsunami, questo e’ stata Barbara. Sono quasi le venti e guido piano lungo la via Emilia, mi rendo conto di non essere perfettamente attento alla strada, mi sento svuotato, spompato, rilassato e frastornato. Ma sto bene, come non mi succede spesso.
Si, questa e’ Barbara, non potevo certo immaginarla cosi’. Certo, le sue e-mail erano molto esplicite, le telefonate sempre brevi ma intense, pero’ non avrei immaginato quale forza della natura c’era sotto la sua voce forte e decisa.
Per fortuna ho ancora soltanto pochi km, non potrei guidare piu’ a lungo. Mi ritornano le sensazioni di poco prima tra le gambe, la sua voce roca e sensuale mi risuona ancora nella testa. “Chiavami, chiavami Gabriele, sono la tua troia ! Riempimi col tuo cazzo, lo voglio sentire in fondo ! Sborra, dai, riempi la tua femmina, riempimi di sborra, allagami tutta….adesso ! Adesso !!!! Gabrieleeeeee” Il viso contratto dal piacere e gli occhi chiusi, una trasformazione impensabile solo pochi minuti prima.
Non che ci fosse bisogno di incitarmi, il corpo di Barbara morbido e caldo sarebbe piu’ che bastato, mi scopro solo adesso a chiedermi la sua eta’, forse verso i 40, forse di piu’ o di meno, ma non me ne importa nulla. Capelli castani, vestito molto casto e formale, direi da donna di classe, elegante ma sobrio, insomma una donna come tante ne incontro negli uffici o tra i manager che frequento.
Capelli curati, labbra carnose e ricoperte da un filo di rossetto, seni ...
... floridi ma non esibiti cosi’ come i fianchi e le gambe coperte da una gonna sotto il ginocchio. Quando l’ho vista al casello di Reggio Emilia ho pensato di essermi sbagliato eppure era proprio lei che stava parlandomi al cell.
“Gabriele, scusa il ritardo ma il traffico e’ impossibile, segui la mia macchina. Mi vedi ?”
Certo che la vedevo anche se non me la sarei aspettata cosi’. Vedevo solo il suo viso dietro il vetro e prima che potessi rispondere la macchina e’ partita nella direzione opposta alla citta’, verso nord, verso il Po.
Non mi piacciono le donne eternamente indecise, problematiche, incerte, ma Barbara riesce a prendermi in contropiede. Guida come una forsennata e anche se il traffico e’ scarso a meta’ pomeriggio e a volte fatico a starle dietro.
Squilla il cell di nuovo. “Scusa Gabry ma ho poco tempo e non voglio sprecarlo tutto per strada, te l’ho detto che ne ho sempre poco e voglio usarlo al meglio”
Si, mi ricordo che me lo aveva scritto, manager di una ditta di export, sposata felicemente da oltre un decennio con due figli gemelli, il marito titolare della ditta, posso capire che non abbia tanto tempo da perdere pero’ ugualmente mi e’ sembrata subito una furia della natura che mi lascia perplesso
“Non preoccuparti Barbara, io ti seguo.
Spero che tu abbia una meta precisa.” Lo dico con tono scherzoso per alleggerire la conversazione.
“No, non ho una meta precisa ma appena la trovo te ne accorgi, continua a seguirmi”
Guida sempre in modo ...