1. Pregevole e insperata scappattella


    Data: 22/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Non potevo lontanamente per nulla al mondo immaginare né prevedere, che quello che era iniziato in maniera impresentabile, indecente e sconveniente, come un sabato maldisposto e ostile, si sarebbe abbellito e colorato in ultimo d�una deliziosa, notevole e insperata gradazione passionale. A dire il vero, infatti, tutto era cominciato in una di quelle giornate caratteristiche in cui ti senti piuttosto bene, solamente perché sai perfettamente che il giorno dopo non lavorerai e che potrai giostrarti in conclusione come meglio ti pare, così verso le ventitré come sovente accade, io saluto amorevolmente il mio ragazzo e me ne vado a letto. Passano però soltanto dieci minuti e Mirko s�avvicina per svegliarmi, perché mi &egrave arrivato un SMS, in quanto lui ritiene saliente che io gli dia un�occhiata indicandomi che dovrei leggerlo: perbacco, mi ero persino dimenticata per l�occasione di spegnere il cellulare ripeto sbadatamente verso me stessa.Il messaggio in questione proviene da parte di un mio collega, un responsabile che m�invoca d�andare domani di sabato mattina in ufficio per fare delle correzioni indilazionabili e talmente urgenti, che lui m�ha appositamente lasciato sulla scrivania: accidenti pure a lui, borbotto io nel frattempo, non aveva niente di meglio da propormi, imponendomi sennonché di lavorare pure il sabato? Somara pure io, farfuglio ancora visibilmente stizzita verso me stessa, visto che non ho spento il cellulare forse lui m�avrebbe di certo chiamato a casa ...
    ... rimuginando di continuo la questione. Io mi sento alquanto inviperita e nervosa per la circostanza, nonostante le coccole del mio ragazzo non riesco a dormire perché mi sento agitata e inquieta per l�avvenimento.Il giorno dopo, forse anche per rendere meno gravosa e incresciosa quest�incalzante urgenza lavorativa chiedo se Mirko cavallerescamente ha modo d�accompagnarmi, lui accetta senza lagnarsi. Suppergiù intorno alle dieci siamo di fronte all�ufficio, entriamo, io accendo diverse luci per arrivare alla scrivania del mio ufficio collocata al quarto piano, in mezz�ora sbrigo il lavoro che m�aveva lasciato il mio collega, mentre Mirko gira per i corridoi, curioso di questo posto per lui nuovo e altrettanto sconosciuto. Dopo aver terminato i vari indifferibili aggiustamenti e inviato per tempo tutto l�occorrente all�acquirente, nel tempo in cui sto spegnendo il computer ambedue sentiamo l�eco definito d�una sonora risata spandersi in lontananza nell�aria, eppure quell�ilarità m�annuncia comunicandomi qualcosa, giacché esclusa in brevissimo tempo l�ipotesi dell�avvento dei ladri, scendiamo silenziosi giù di sotto senza peraltro accendere altre luci. Per praticità usciamo dall�ingresso secondario, l�unico di cui ho le chiavi, però in quel preciso istante sagome cupe si spostano sul muro immediatamente dopo che il segnale luminoso di fuori irraggia quel fosco andito, un poco allarmante e inquietante per dire la verità quello che osservo in quell�occasione.Il terzo piano &egrave ...
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