Le conseguenze di un incendio
Data: 26/08/2017,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu
... caldaia. Si precipitò nel mio appartamento ed in beve tempo, con i suoi estintori riuscì a spegnere l'incendio.Ovviamente, il fuoco aveva rovinato la mia stanza, bruciacchiato la scrivania, la casa era invasa dal fumo e dalla puzza di plastica e mobili bruciati.Io stavo lì, scalza, con la mia maglietta e tremavo tutta. Ero in lacrime. Roberto mi raggiunse e mi abbracciò, mi pose la mano sulla testa e me la appoggiò sulla sua spalla. Pian piano mi calmai. Lui, gentilmente, mi portò nel suo appartamento, dopo aver preso le mie chiavi e chiuso il mio appartamento.-�Vieni, starai qui da me. Per il momento, la tua casa non è abitabile� mi disse.-�Grazie�, feci, fra le lacrime, scossa dai brividi, �non so come ringraziarla�.-�Non ti preoccupare, penso io a sistemare il tutto�, fece, con fare rassicurante, �ora dovrai avvertire i tuoi, ma fallo quando ti sentirai meglio�.Mi fece accomodare sul divano di casa sua. Lui indossava soltanto un paio di calzoncini corti ed era a torso nudo. Io ero ancora con il cuore in subbuglio dalla paura, piangevo e tremavo. Mi fece sedere sul suo grembo e mi abbracciò stretta. Ma il mio abbigliamento, la maglietta senza nulla sotto, gli aveva fatto senz'altro qualche effetto, perchè sentivo il suo membro crescere e spingere contro il mio culetto. Ma non fece nulla, mi tenne così, fra le sue braccia finchè iniziai a calmarmi, smisi di piangere. Ma era bello stare così, mi faceva sentire sicura, era una figura rassicurante, paterna.Ma ...
... il suo uccello che spingeva mi faceva anche sentire un po' eccitata e desiderata, nonostante il momento, tanto che iniziai a sentire caldo nella mia patatina. Mi sistemai per sentirlo meglio ed ebbe un sussulto, ergendosi ancora e spingendo proprio sulla mia fighetta. Lui divenne rosso ma non si mosse. Io mi stavo eccitando da morire, ma lui mi fece alzare e, cercando di dissimulare i suoi movimenti, si sistemò il membro, coprendolo anche con le mani. Mi fece risedere sul divano. Io ero tutta bagnata ed i miei capezzoli erano terribilmente duri.-�Ora vado a casa tua a vedere i danni�, fece, alzandosi e dirigendosi verso la porta.-�Vengo anch'io�, dissi.-�No, è meglio che aspetti�.-�Ma devo vedere come stanno i miei libri, i miei appunti, il mio computer�.-�Bene, allora, vieni, ma non toccare nulla se non te lo dico io, potrebbe non essere sicuro�.Andammo nel mio appartamento. Il fumo, visto che Roberto aveva aperto le finestre, se n'era andato anche se la puzza era tanta e ristagnava. Ma il fumo aveva sporcato tutto nella mia stanza.Lui ispezionò l'impianto elettrico, constatò che era tutto staccato e che era in sicurezza. Allora mi permise di raccogliere il miei libri ed alcune cose. Iniziai a muovermi in giro, raccogliendo le mie cose. Ogni volta che mi piegavo, il mio culetto e la mia patatina, nudi, restavano esposti. Le tette, poi, libere di muoversi, dovevano essere molto sexy, perchè, pur controllando tutto, mi guardava anche e vedevo il suo membro rigido ...