Una giovane vergine cristiana
Data: 26/08/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee, Fonte: RaccontiMilu
... quando le due donne scendevano di nuovo la scaletta che portava nel nostro dormitorio, apparivano sporche e spossate.Ramona, con il passare dei giorni, sembrava sgonfiarsi, afflosciarsi, i suoi seni avevano perso l'iniziale prorompente rotondità e tutto in lei sembrava spento, dallo sguardo, ai capelli, alla pelle.Viceversa, la vedova, per quanto provata dalla fatica e impiastricciata da capo a piedi dello sperma dei pirati, aveva un'aria fiera e soddisfatta, scendeva la scaletta di legno a testa alta, con i suoi piccoli seni duri e protesi in avanti e, qualche volta, non soddisfatta, di quanto fatto in coperta con i pirati, si masturbava a lungo, incurante della nostra presenza.La madre di Ramona non fu più utilizzata ed io ero assolutamente ignorata dall'equipaggio della nave, al punto che potevo andarmene in giro liberamente, anche se preferivo camminare il meno possibile, perché i punti continuavano a sanguinare ed a farmi male.Ma era l'angoscia del mio destino, una volta sbarcata, che più mi faceva male, se il sultano avesse scoperto di essere stato imbrogliato, mi avrebbe aspettato un'orribile decapitazione o peggio, una morte lenta e dolorosa. Anche se fosse andato tutto bene, avrei subito un trattamento dolorosissimo che mi avrebbe lasciato dei segni indelebili.Non avevo fatto parola, con le mie compagne di viaggio, di quello che mi aveva fatto Ali il pescatore, ma preferivo così.Al tramonto del quinto giorno avvistammo il porto.L'indomani, mi disse il bel pirata, ...
... sarei stata condotta dal sultano.Prima di condurmi a terra, fuori della nave, mi ripeté le raccomandazioni, che mi avrebbero permesso di sopravvivere.Mi fecero attraversare molte sale in penombra.Il palazzo del sultano sembrava sterminato e la donna anziana che mi accompagnava camminava troppo veloce per i miei gusti.Le cuciture avevano ripreso a sanguinare ed avevo paura che qualche goccia arrivasse sul pavimento o filtrasse attraverso il ricco vestito verde che mi avevano fatto indossare.Mi lasciò in una stanza con al centro una piccola fontana, intimandomi di aspettare sdraiata sui cuscini posati su un grande tappeto.Ero sola.Sollevai il vestito e guardai sotto.La lunga camminata a cui ero stata costretta, aveva aperto le ferite ed ero piena di sangue.Attenta Marisa, mi dissi, la vergine deve sanguinare dopo non prima, ormai sei alla fine, non sciupare tutto per un dettaglio.Mi pulii con cura usando un fazzoletto bianco, che poi feci sparire sotto i cuscini.Appena in tempo, perché da dietro una tenda comparve il sultano.Era un uomo enorme, con un turbante verde ed una grande barba bianca.Camminava lentamente e si vedeva chiaramente che era quasi cieco.Meglio così, il pirata ha detto la verità e forse non si accorgerà di nulla.Il vecchio sultano si avvicinò lentamente e mi fece cenno di alzarmi e di togliermi il vestito.Le sue mani iniziarono ad esplorare il mio corpo, si soffermò sui miei lunghi capelli chiari, poi mi toccò le spalle ed infine scese sui miei seni.Ero allo ...