1. Sei entrata nella mia vita


    Data: 06/09/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... quella prima giarrettiera di quella conquistata età matura e quei suoi diari scartabellati negli anni, durante quelle numerose ore notturne trascorse e sorvegliate da mani affabile e sussultanti, che acquisivano restituendo una maggiore bellezza a ciascun toccamento. Dopo, per concludere, io ricevo in eredità una magnifica vasca da bagno in maiolica con i piedi di metallo con la forma delle zampe d�una tigre: &egrave effettivamente imponente, sfacciatamente voluminosa per l�epoca in cui era stata fabbricata, eppure nella casa del piacere la sua stanza da bagno era quella che lei privilegiava sia in solitudine quanto in combriccola e desiderava tantissimo che la rappresentasse. Per introdurla in quest�edificio, infatti, io sono stata obbligata ad arrangiarmi fracassando le pareti per farla adattare, in quanto &egrave stato necessario spaccare un muro e ricreare successivamente due porte, però volevo a tutti i costi far rievocare e far rifiorire quella camera. Imponente e con pochi mobili non lavorati di legno dal colore morbido, la vasca al centro, racchiusa da un padiglione con una tenda di velo color porpora, dall�altra le candele sparse qua e là, in fondo e sulla parte di fronte soltanto uno specchio per ricoprire l�intero muro. Mi sono dovuta abituare e ambientare a questo grande occhio curioso, dal momento che sembrava mi sbirciasse pedinandomi nei momenti più privati, fino a quando mi sono resa conto che alle spalle di tanta intromissione e di quella silenziosa ...
    ... invadenza, allo stato pratico c�ero unicamente io, di questo andare giorno dopo giorno, in seguito a qualsivoglia buon risultato e appresso qualsiasi disfatta e smacco, successivamente e per causa di movimentate notti di sesso e dopo qualunque distacco, ho incominciato ad accorgermi avvertendo ormai l�esigenza di quest�incontro, di questo gradimento intimo.Ogni volta il bisogno s�esprimeva con lo stesso involontario cerimoniale di vestiti levati in fretta, che raccontavano al parquet la giornata di quella battaglia lavorativa da poco trascorsa, la festa ornata assieme a quelle ore notturne incandescenti e a ogni passo l�evanescente semioscurità dei piedi nudi. In ogni luogo io aggancio i miei occhi solamente quando sono in piedi indifesa e senza vestiti, tenuto conto che più volte mi mostro a osservarmi con un�espressione austera, contegnosa e intransigente. La sbirciata scivola dopo sulla quella creatura per scoperchiarne da ultimo le rigature donate dalle emozioni, sennonché soltanto dopo il campo visivo s�allarga e si mette a fuoco, giacché sempre pronta lì ad aspettarmi accogliente, mite e paziente c�&egrave lei, la vasca da bagno.A seguito di questa visuale, anche lo specchio sorride rassicurato, in quanto non c�&egrave traccia di meccanicità nei movimenti quando io mi chino o m�alzo sulle punte per appiccare il fuoco alle candele nei posti più disagevoli. La sensazione di ripetere i gesti già innati negli oggetti mi entra dentro quando scosto la porpora e m�adagio sul ciglio ...