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Jack e Carlo (Settima parte)
Data: 07/09/2020, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... camera da letto lasciando cadere l’asciugamano sul pavimento. Tirò indietro le coperte e scivolò nel letto. “Vuoi venire qui?” Ridacchiò accarezzando il posto nel letto accanto a se. Jack sorrise, sentendosi lievemente meno goffo ed entrò nel letto lasciando il suo asciugamano sul pavimento.“Jack...” Borbottò Carlo guardandolo con occhi spalancati: “Io...”“Shh...” Jack pigiò delicatamente un suo dito sulle sue labbra. “Per favore non dire niente, non ne hai bisogno.” Carlo gli si accoccolò più vicino e posò la testa sul suo torace ascoltando il battito del suo cuore. Chiuse gli occhi stringendoli ermeticamente; non sapeva cosa fare. Jack chiaramente credeva che lui non fosse più con Max e che ora loro erano insieme. Si morse un labbro frustrato ed inspirò profondamente per calmarsi. Cosa doveva fare? Lui voleva Max e Jack, come diavolo poteva scegliere tra loro?“Ma Jack...” Carlo tentò di spiegare di nuovo ma Jack lo fece tacere con un bacio. Carlo non voleva lasciarlo andare ed assaporò le labbra morbide contro le sue ma allo stesso tempo soffriva. Sentiva che stava ingannando Max e Jack e comunque si sentiva egoista per come stava comportandosi perché capiva che doveva decidere con chi voleva stare realmente.“Ti amo troppo, baby!” Bisbigliò piano Jack, la tenerezza nelle sue parole fecero sentire deluso di se stesso Carlo. Non voleva assolutamente fare male a Jack ma non sapeva se poteva far finire quello che c’era tra lui e Max.“Anch’io ti amo Jack.” Rispose Carlo dopo ...
... l'esitazione di un momento. Jack non si accorse del tono di colpa nella sua voce e gli sorrise accoccolandoglisi accanto.La sveglia di Carlo cominciò a segnalare le 8 e 30 svegliandoli. Jack sorrise svegliandosi nelle braccia di Carlo, un formicolio di felicità lo attraversò al pensiero che Carlo l'aveva tenuto nelle sue braccio per tutta la notte, lo faceva sentirei sicuro ed amato. Carlo gemette quando la sveglia cominciò a suonare ed allungò alla cieca una mano per spegnerla. Tentò più volte di colpire il pulsante di stop ma non ci riuscì ed invece la fece cadere dal comodino. La sveglia cadde a terra e mise di suonare; Carlo sorrise sonnolento ed i suoi occhi rimasero chiusi.“Carlo?” Jack disse piano il suo nome. Carlo non rispose così tentò di nuovo. “Oggi devi andare all’università, non dovresti svegliarti?”“Non ho voglia!” Mormorò Carlo caparbiamente tirando Jack più vicino a se per sentire il calore del corpo dell’amico contro il suo.Jack rise per come Carlo sembrava infantile e gli sorrise affettuosamente. Carlo sembrava così vulnerabile quando stava dormendo con le ciglia scuri che scintillavano leggermente contro le guance, i capelli in disordine ed il sorriso sonnolento, tutto lo faceva sentire protettivo con l’amico; non avrebbe potuto permettere che qualcuno gli facesse male; si chinò e scherzosamente strisciò le labbra contro Carlo. Tutto sembrava così naturale; non c'era pentimento o goffaggine e Jack era contento perché avrebbe odiato rovinare quello che ...