Fantasie avverate (prima parte)
Data: 26/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... inosservata quest’oggi”?Inosservata un cazzo, replicai io; ma volevo vedere cosa aveva in serbo, aveva voglia di qualcosa di strano, lo intuivo, lo sapevo, del resto era mia moglie da 6 anni, dopo 11 anni di fidanzamento, stavamo insieme da quando aveva 17 anni, quindi chi meglio di me poteva conoscerla?Scendemmo di casa e prendemmo la macchina, dovevamo percorrere all’incirca 150 chilometri per raggiungere la località situata nella regione vicino alla nostra, la Basilicata.Per strada parlavamo del più e del meno con la radio a farci compagnia, gli dissi quanto mi era piaciuto e quanto mi aveva eccitato guardarla mentre si faceva bella e gli dissi che una volta arrivati al ristorante avrei trovato un angolino nascosto e riservato e li avrei voluta scoparla; non ottenni nessuna risposta e dopo poco mi disse: ”fermati alla prossima area di servizio, devo fare la pipì”.Non ripetei quello che mi sarebbe piaciuto fare con lei, perché aveva capito benissimo le mie parole, ma di proposito non aveva risposto, lo faceva apposta.Arrivammo nell’area di servizio e visto che era domenica mattina, era affollata da un bel po di persone, anche perché era una bella domenica di fine maggio.Lei aprì lo sportello mentre io stavo raccogliendo il telefono e le sigarette, ma quando alzai gli occhi, vidi che le persone che erano sul lato da dove stava scendendo Anna, guardavano tutti nella sua direzione, dicendo qualche parola incomprensibile per la distanza, ma che si poteva intuire il ...
... significato; solo quando incrociarono il mio sguardo abbassarono gli occhi e fecero delle risatine.Le dissi di venire dal mio lato, che l’avrei accompagnata io in bagno, ma lei mi stupì, ”comincia ad entrare ed ordina un caffè anche per me, vado da sola”;entrai e feci lo scontrino, aspettai al bancone il suo arrivo e quando si aprì la porta ed entrò, vidi lo sguardo esterefatto di tutti i maschietti che seguivano il ticchettio dei suoi tacchi sul pavimento;“quando hai aperto lo sportello c’era un gruppo di persone che sono rimaste a fissarti, perché?!?!E lei con una risatina sul volto: ”questo vestito è bello, ma siccome è corto e stretto, quando sale si intravede la balza delle calze e le stringhe del reggicalze”.Mi venne immediatamente duro, immaginai la scena di Anna che aprendo lo sportello e mettendo le gambe a terra, aveva fatto salire il vestito, non so se casualmente o di proposito, ma aveva offerto una visione a quegli uomini di due splendide gambe inguainate da calze color carne le quali finivano con una balza merlettata.“Che troia che sei”, dissi.“L’hai fatto apposta”!Mi si avvicinò all’orecchio e mi diede un piccolo morso al lobo, dicendo: “però guardandoti in mezzo alle gambe, mi sembra che ti sia piaciuto”.“Che stronza che sei”, le dissi.Aveva ragione e lei lo sapeva, perché anche se mi dava fastidio che gli uomini la guardavano con occhi da lupi, mi provocava un piacere perverso, era lei al centro di tutte le mie fantasie.Bevemmo il caffè e ci incamminammo verso l’uscita, ...