Fantasie avverate (prima parte)
Data: 26/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... ma questa volta lei mi prese la mano e così volle farsi accompagnare fuori; quando eravamo entrati aveva fatto fare l’acqua in bocca a tutti, ma adesso che il gioco era finito, voleva far capire che ero io il suo padrone, ero io il fortunato.Usciti dall’area di servizio ci incamminammo verso la macchina, fummo seguiti dagli sguardi di molti uomini, distratti da quel pezzo di femmina che era mia moglie.Ripartimmo verso la nostra destinazione, “hai fatto drizzare molti cazzi poco fa”, le dissi, mentre gli lisciavo il nylon delle calze, ma fu quando arrivai con la mano sulle mutandine che notai un certo calore e quando le spostai notai che c’era un lago, era bagnatissima!Subito mi spostò la mano, quasi imbarazzata per quello che avevo scoperto, arrossì, quasi come se si fosse pentita di come si era comportata, dello spettacolo che aveva dato e di come si era bagnata; in fondo lei era timida su certi aspetti, ma quando si scioglieva, si faceva guidare dall’istinto.“Sei proprio una zoccola” le dissi, “vorrei che osassi un po’ di più, vorrei che oltre all’esibizionismo, che ti piace tanto, ti spingessi un po’ oltre, fin dove te la senti, senza forzature”.“Lo so quello che desideri”, mi disse lei, “ma a volte quando sono sul punto di cedere alle voglie,mi blocco perché penso che potrebbe rovinare il nostro rapporto, che mi potresti considerare come una puttana di strada”.“Questo non accadrà mai”, le dissi, “le nostre voglie sono un gioco, un gioco di complicità, che vogliamo ...
... tutti e due, una voglia di trasgressione che ci farà provare nuove emozioni”.Si allungò verso di me e mi mise le braccia al collo, mi diede un bacio sulla guancia e disse: ”ti amo”!Il ristorante era una grande villa in stile americano, c’era solo una sala molto ampia con intorno ampi spazi di verde fatti di prato inglese, una macchia di alberi di medio fusto oltre ad una piscina dove a fine serata sarebbe stato allestito l’angolo dei dolci.Si cominciò con un grande antipasto servito fuori, dove si poteva prendere posto a dei tavoli allestiti sul grande prato; incontrammo parecchi amici e cominciammo a chiacchierare un pò qua e un pò la, dopo poco vidi Anna in compagnia di alcune amiche scomparire dalla mia visuale, passarono circa 15 minuti e vidi le ragazze che prima erano in compagnia di mia moglie da sole; Anna non c’era.Provai a cercarla un po’ in giro, senza chiedere a nessuno se l’avessero vista, per non fare la figura del marito ansioso, ma di lei non c’era traccia.Un tarlo mi cominciò a rodere in testa, dove era finità?Dopo quello che gli avevo detto in macchina, aveva preso la palla al balzo?Mi sentivo strano, ansioso e incazzato, ma anche eccitato; la immaginai appartata con qualcuno nella macchia di alberi poco distante, in ginocchio a leccargli l’uccello, per poi farsi prendere a pecorina appoggiata al tronco di un albero.Questi pensieri mi provocarono una grande eccitazione e non mi accorsi, dietro di me, della presenza di mia moglie, ”ehi, hai la testa tra le ...