1. Rabbia


    Data: 05/12/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    Ero arrabbiata; ma soprattutto mi trovato di fronte alla porta della sua casa. Non avevo ancora un�idea precisa di quello che gli avrei detto o fatto; ma ero proprio decisa di fare il diavolo a quattro.Le delusioni delle ultime giornate mi venivamo alla mente come dei fastidiosissimi flash-back e delle scariche di rabbia mi percorrevano tutta. Ero impaziente che quella porta si aprisse.Suonai il campanello. Dopo un po� la porta si aprì. Lui non sembrava sorpreso di vedermi, ma mi fece accomodare lo stesso in casa. Non avevo intenzione di andare in salotto per fare quello che dovevo fare, quindi incominciai proprio lì, nell�ingresso.Gli dissi subito che poteva anche andare a farsi fottere, era un vecchio porco a cui non gli e ne fregava nulla della gente. Non avevo intenzione di fargliela passare liscia e gli volevo dire un paio di cosette in faccia. Volevo vedere la sua reazione stupita ed accigliata.Era successo questo: due sere prima, io ed una mia amica eravamo riuscite ad imbucarci ad un festa; ma mai mi sarei immaginata che lo avrei incontrato proprio lì. Se almeno lo avessi visto subito forse me ne sarei anche andata, invece lo trovai qualche ora dopo imboscato in un bagno con la mia amica.Ovviamente la mia amica non lo conosceva di vista e non poteva sapere che era stato un mio ex; lui invece sapeva benissimo chi fosse la mia amica.Così dopo avergliene cantate bene riguardo quello che pensavo di lui lo mandai un ultima volta a quel paese. Fino a quando non terminai ...
    ... la mia sequela di insulti, lui se n�era stato zitto appoggiato ad un tavolino aspettando che mi calmassi con un atteggiamento piuttosto divertito. Finita la mia sfuriata iniziò lui.Mi diede della troia. Mi disse a parole ben scandite che era assolutamente fuori luogo che mi lamentassi con lui con chi aveva fatto sesso.Fece un passo verso di me e mi schiaffeggiò forte; poi mi afferrò le mani ed iniziò a cantarmene quattro. Mi disse che dopo aver rotto con lui io non avevo più alcun diritto di andare a casa sua a recriminarlo su con chi fosse andato a letto. Ma soprattutto a lui non fregava più niente di me, e trovava irritante che fossi andata li a rompergli le scatole.Da molto vicino mi guardava fisso negli occhi. Le sue mani stringevano forte i miei polsi.Il cuore iniziò a battermi forte. Improvvisamente non mi sentivo più sicura. Lui aveva reagito d�istinto con una cattiveria sorprendente.Avevo tre possibilità secondo lui, e me le scandì bene dalla prima all�ultima, con voce ferma e carica di disprezzo.Potevo rimanere lì a fargli una scenata ed allora me le avrebbe date di santa ragione. Potevo andarmene e liberarlo dalla mia fastidiosa presenza; oppure potevo anche incominciare a spogliarmi e a farmi fottere visto che quella era la mia unica specialità che sapevo fare bene.Ero scioccata, non gli fregava niente di me. Eravamo stati insieme un mese, ero andata a vivere a casa sua e tutto questo non contava nulla. Dopo tutto quel tempo e tutto quello che era successo, lui era ...
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