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Ornella: la sodomizzazione
Data: 12/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alybas
... perverso quando le passai il pene in figa senza penetrarla, la accarezzai con la punta e gli e lo strofinai sopra. Morì in quel momento la sentii cedere ancora di più e sembrò impazzire finché non scoprì che stavo solo facendole sentire l’odore di cazzo ma nulla più. Continuava a chiedere e a contorcersi freneticamente ma io ero già risalito avevo deciso che la mia erezione dovesse essere per le poppazze e così feci costringendola ad una selvaggia spagnolona, lunghissima e soprattutto a ritmo frenetico. Ho creduto di spappolarle il seno per quanta energia sprigionassi e soprattutto la zittii in tutti i modi poiché seguiva la spagnola urlando e dimenandosi. Le tettone sopportavano tutto e io le feci di tutto con lei che sperava che dopo aver scaricato anche nel seno avrei onorato la sua vagina. Fu esaltante la spagnola, anzi galvanizzante per me e quando le irrigai le montagne con il bianco-giallastro del mio seme densissimo come gel vedendola inerme e sottomessa fui ancora più infervorato. Sbottai tutto quello che avevo con un urlo e il seme la colpì sul naso e sugli occhi con lei che partecipava attivissima e negli attimi liberatori urlò come avesse raggiunto un orgasmo violentissimo e infatti fu così controllai con le mie dita che il suo sfinimento fosse dovuto ad un nuovo orgasmo r mi resi conto che aveva appena finito di secernere. Fu bellissimo per me e quando le imposi di masturbarsi e concludere tutto scegliendo se avesse voluto masturbarmi o farmi un bocchino ...
... delusa fece per alzarsi dal divano per andare a farsi una doccia compiendo un atto che non mi piacque affatto. La bloccai e la costrinsi a ritornare sul divano letto le diedi un ceffone la presi dai capelli e le imposi il cazzo in bocca. Lo prese a forza, le strizzai le tette e finalmente iniziò a ciucciare con me che questa volta le davo solo qualche colpetto, o piccolo ceffone se rallentava il tiraggio e quando fui maturo e grosso a dismisura la bloccai la feci scendere e la portai in bagno dove c’era la doccia la titillai, facemmo la doccia insieme con me che la godevo inginocchiato in tutte le sue parti intime e quando finimmo le diedi il mio accappatoio e sollevandoglielo la posi a 90 gradi di fronte allo specchio. La presi da dietro e le infilai per più volte la figa di seguito e brutalmente dopodiché senza parlarle le aprii il culo le spinsi dentro un po’ di crema antiemorroidaria e senza che lei potesse dire nulla ero già dentro e la possedevo analmente in maniera accanita con entrambe le mani che sguazzavano fra la vagina e il clitoride, con lei piegata che si disperava implorandomi di uscire dall’ano. Ormai era fatta le stavo violando proprio il suo santuario più sacro. Il piccolo orificio nell’immenso culone fece di tutto per disarcionarmi con me che nei momenti più difficili la colpivo ai fianchi e sulle natiche per farla cedere. Lacrimava e mi pregò di non incularla ma io lo feci e lo feci a sangue senza fermarmi mai ma facendo sempre più forte e più lei cercava di ...