Un'altra volta hotb
Data: 05/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Alex10791, Fonte: Annunci69
Dal primo incontro (racconto precedente) erano passati alcuni mesi, in cui come spesso accade ci si stacca un pochino, ci si separa, anche se il ricordo dei piacevoli momenti vissuti continua ad essere vivo ed appagante.
Ben presto però si ripresenta l'occasione di rivedersi: io devo raggiungere degli amici e il primo pensiero è quello di fermarmi da lei.
L'organizzare il tutto è poca cosa, quando due persone hanno voglia l'uno dell'altra, ed in breve arriva il giorno tanto atteso. Poi la partenza e man mano che mi avvicino a lei, qualche dubbio riaffiora: chissà se sarà ancora "lei"; chissa se io sarò ancora "io"....
A mezz'ora dall'arrivo la chiamo e lei mi dice che è tutto ok e mi da appuntamento poco fuori l'uscita del casello. L'accoglienza non è come me l'aspettavo: noto infatti che è contenta di vedermi, che le sorridono gli occhi, ma che è stranamente (per me) fredda. Ha un bel vestito rosso, che termina con una gonna svolazzante sopra il ginocchio, gambe nude (fa ancora caldo nonostante sia Ottobre) ed ai piedi delle converse (mi aveva anticipato di esser sportiva per motivi...discrezionali, vista la vicinanza a casa sua). Mi dice di seguirla e ripartiamo.
Fatta poca strada, siamo già arrivati: è uno splendido hotel in cui chiedo una camera matrimoniale, sistemo tutto subito e dopo aver parcheggiato siamo condotti alla nostra camera. Ringrazio il ragazzo, lo accompagno alla porta e la chiudo non appena lui si congeda: non faccio il tempo a girarmi ...
... che HotB mi salta letteralmente addosso e comincia a baciarmi. Per qualche minuto le nostre lingue si accarezzano e giocano assieme, mentre le mie mani controllano che in questi mesi la schiena, ma soprattutto il suo culetto, sia sempre lo stesso: piccolo, duro, sodo!
Ma poco dopo mi ricordo dell’accoglienza ricevuta, fredda, troppo fredda; così fredda da meritare un castigo: mi stacco dalle sue labbra, le sussurro che non si fa così e che merita una punizione. Mentre sento lei sussurrare “Si, me lo merito, puniscimi!” la allontano un poco da me e la giro, spingendola contro il muro con la schiena rivolta a me.
La mia mano sinistra le cinge il collo, obbligandola a piegarsi un pochino in avanti, spingendo quindi il suo culetto verso di me; con la destra le sollevo la gonna: sotto ha un minuscolo triangolino nero che si assottiglia a spago che a sua volta scompare tra le matiche, per poi ricomparire coprendo la sua fighetta gonfia e già bagnata. Lo prendo con la sinistra (lei ha capito che oramai deve stare in quella posizione…)e lo tiro verso l’alto, verso la schiena, fasciando ancora di più le sue labbra e con la destra le do un primo sculaccione.
“Ahi…” e poi un mugolio di piacere proprio nel momento in cui libero un secondo sculaccione dicendo “Non lamentarti, sei stata cattiva con me!”. La chiappa destra è già ben arrossata e ora la mia mano sposta le mutandine a lato, scoprendo la sua splendida figa: le labbra gonfie sono li, che non aspettano altro che la mia ...