1. Federica 35


    Data: 13/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    Sempre tenendo le cappelle appoggiate alle labbra raccontai tutta la mattinata da Rocco e il pomeriggio a casa col signor Osvaldo.
    
    Stavo nei garages a culo nudo con due uccelli sulle labbra come se stessi chiusa tra quattro mura: ormai l’eccitazione superava di gran lunga la paura di essere scoperta.
    
    Mi stavo facendo del male da sola da quanto mi eccitava raccontare tutta la giornata a contatto con due glandi bollenti e vibranti ma loro soffrivano sicuramente più di me .
    
    Io li volevo così, infatti quando, dopo averli ben istruiti, ci avviammo a piedi verso il bar, loro erano così eccitati che non facevano un passo senza cercare di palparmi il sedere ed io cercavo di scansarmi con degli urletti acuti.
    
    Adocchiai subito il mio obbiettivo che parlava con un altro signore se possibile più insignificante di lui ed erano seduti verso i lato nascosto della piazza, vicino al tavolo dove Luca mi aveva fatto bere il gelato con la sua crema.
    
    Era già buio ma era ancora presto e non c’era nessun altro a sedere fuori.
    
    Ci dirigemmo verso quel famoso ultimo tavolo e quando fummo alla giusta distanza fui palpata di nuovo da entrambi i miei cavalieri ed io feci un piccolo urletto cercando di moderarmi ma comunque vidi quattro occhi girarsi interessatissimi verso di me.
    
    Credo che lui stesse raccontando all’amico del pomeriggio con mia zia perché avevano l’aria da cospiratori e vedevo le mani che spesso si aggiustavano il davanti dei pantaloni.
    
    Io finsi di darmi un ...
    ... contegno imbarazzatissima cercando di allontanare i due satiri che seguivano il mio culetto sculettante da vicino.
    
    “ragazzi per favore dai c’è gente”
    
    Sussurrai in maniera però udibile e vidi che l’interesse era stato catturato.
    
    Loro si stavano già preparando a vederci passare per poi guardarmi il culo alle spalle come avevo imparato che facevano gli uomini al mio passaggio, ma io li sorpresi perché puntai dritto verso di loro e un po’ sculettando ma con la mano tesa……..
    
    “buona sera signor Osvaldo…….si ricorda di me?”
    
    La sua espressione fu comica, non mi aveva riconosciuto e nel frattempo voleva approfittare per guardare da vicino chi fosse questo culetto con le gambe lunghe che lo interpellava.
    
    Mentre mi stringeva la mano interdetto, continuai:
    
    “sono Federico il nipote di Clara…..”
    
    “Aahhh certo, scusa non ti avevo riconosciuto”
    
    E dallo sguardo dell’amico quando nominai la zia, fu evidente che ne avevano parlato”
    
    “Sei cresciuto tantissimo, poi con quei capelli lunghi mi sembravi quasi una ragazzina……”
    
    “Eh…lo so me lo dicono tutti……ma mi piacciono lunghi non vorrei tagliarli…..”
    
    Dissi continuando a tenere la mano nella sua….
    
    “si…comunque, scusa volevo dire una ragazza ma bellissima eh!?….non è che ti ho offeso?”
    
    “ma le pare ci mancherebbe…..buona serata”
    
    E lo lasciai con un palmo di naso, poi proseguimmo verso l’ultimo tavolo mentre sentivo quattro spilli puntati sulle mie chiappe fasciate allo spasimo da quei pantaloncini cortissimi.
    
    A ...
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