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Federica 35
Data: 13/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
... quel punto iniziò un dialogo tutto sussurrato ma che sapevo benissimo sarebbe stato perfettamente udibile dai due: “ma siete scemi? Lo conosco….che figure mi fate fare??” “la figura della troia che sei…….” “dai vi prego fate i bravi…..” “I bravi? Ci hai lasciato a cazzo duro tutte e due con quella linguetta di fuoco e ora vuoi che ci comportiamo bene??? Anzi ora vado da quei due e gli racconto quanto ti piace il cazzo e come ce lo stavi succhiando due minuti fa…..” “no no basta per pietà non vorrei che ci sentissero…….lui conosce mia zia……” In tutta questa conversazione ogni tanto buttavo gli occhi verso il tavolo con fare spaventato ed ero anche riuscita ad arrossire davvero, perché la cosa in effetti era molto imbarazzante. Loro si erano messi con le sedie girate verso di noi spudoratamente per non perdere neanche una parola o un movimento. “o forse vuoi che gli dica di quando sono venuto sul gelato e te l’hai mangiato tutto proprio qui eh???” Li vidi sobbalzare con la coda dell’occhio… “basta vi prego cosa volete che faccia, faccio tutto quello che volete ma andiamo via di qua prima che mi sputtaniate completamente” “zoccoletta va bene ora andiamo laggiù ai giardinetti e te lo stronchiamo in culo come piace a te” “sshhhhh vi prego” I due avevano gli occhi fuori dalle orbite ed i miei sguardi disperati che lanciavo verso di loro facendo finta di controllare di non essere stata ancora scoperta li facevano impazzire. “però prima ...
... di andare ce lo accarezzi a tutti e due……” “noooo vi prego…….” “se non lo fai continuiamo a voce alta…..” “va bene dissi fintamente disperata” Immediatamente tirarono fuori gli uccelli roventi di desiderio e si misero con le sedie il più possibile sotto il tavolo per coprire un po’ delle manovre anche se dal tavolo accanto ovviamente si vedeva benissimo nonostante il buio. Io allungai le mani su entrambi quei bastoni che scottavano da quanto erano caldi ed iniziai una lenta sega cercando di assumere una espressione innocente e addirittura guardai un momento il signor Osvaldo accennando un sorriso di circostanza che quasi gli mandò di traverso quello che stava bevendo. Nel frattempo il sentire quei membri caldi nelle mani mi stava facendo impazzire di desiderio e farlo davanti a quei due vecchi satiri era ancora più eccitante se possibile. Dopo poco furono loro a dover interrompere perché erano troppo eccitati anche dalla pantomima che stavamo facendo. “bene Federica, adesso ti alzi e vai da sola verso i giardini e lo farai sculettando altrimenti noi commenteremo ad alta voce” “ok” Dissi con il viso più triste che riuscii a fare mentre al tavolo accanto era tutto un continuo di aggiustarsi il pacco e deglutire a vuoto. La camminata verso i giardini, per fortuna con la piazza deserta, fu imbarazzante ma meravigliosa. Sapere che in quattro stessero sbavando per il mio culetto mi riempiva d’orgoglio e lo agitai in maniera più provocante che ...