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Nonno Hard.Core 3
Data: 13/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Vinni2
... blù, quello che sembrava una anonima borsa da palestra, dove la sera prima aveva riposto la videocamera, il treppiede e tutti i cavi, aveva poi anche un’altra borsa, stavolta di pelle marrone, tipo quella usata dai dottori per le visite a domicilio, mio padre si avvicinò:”ma quella è la sacca azzurra di ieri sera?” “Si papà precisamente, il nonno sta montando un set, sono già scese pure le due sudamericane, dalla scala dietro” “Di cosa state parlando voi due, quale set, quale sacca blù” chiese mamma “Tu, ieri sera, eri già salita in camera, quando tuo padre ha tolto la Cam. dal patio, l’ha messa in quella sacca, ed ora la sta scendendo giù nella tavernetta, cosa ne deduci” “Che la “nonno production” sta tornando in attività” dissi io “Allora è meglio andare via, dimentichi che per lui, ora noi stiamo andando al porto” ribattè mamma… “Appunto, voi, non io, andate, andate, io resto qui a vedere cosa succede” dissi risoluto “Se pensi che ti lasciamo qui a spiare stai fresco, e poi basta con queste cose, ci stiamo perdendo la salute, facciamo finta di niente e poi inizieremo a goderci la vacanza” mi precisò mamma Non ascoltavo, anzi mi ero messo in modalità spione, la tavernetta giù, seguiva il tracciato della villa, e, per dare luce al seminterrato, c’erano ogni dieci passi dei lucernai vetrati a forma di arco, da quelli in ombra si poteva vedere perfettamente l’interno della taverna, rimanendo in disparte, trovai la posizione ideale, quasi dietro a tutta la villa, dove la ...
... costruzione finiva e cominciavano i cespugli del giardino retrostante, era come se stessi posizionato proprio dietro la videocamera, chi vi fosse stato davanti sarebbe stato abbagliato dal faretto negli occhi, si vedeva il nonno che già si era tolto la camicia, aveva solo il pantalone di lino bianco, chi l’avrebbe detto che era un esperto regista, uno dei divani era stato sistemato vicino alla parete, nonno accese la videocamera collegandola al grande schermo della tavernetta, dove seguivamo le partite, in questo modo chi si riprendeva, aveva la possibilità di guardarsi in diretta come davanti ad uno specchio. “We Mario”, mi sussurrò mia madre:“dai allontanati da lì che se ti vede sono guai” “Mamma ti voglio bene ma hai rotto le palle, cazzo adesso te ne devi proprio andare” SPAFF…mia madre cercava di tirarmi via a schiaffi, nel frattempo, da dentro, il nonno diede fondo a tutto il potere della domotica della villa, e come per magia grazie alla filodiffusione, per tutta la casa cominciò a risuonare una orribile musica disco degli anni settanta, “almeno il rischio che ci senta è scongiurato” dissi a mia madre, che era stata seguita da mia sorella ed infine da papà, la curiosità di tutti era forte, e mamma col suo cercare di impedirci di stare lì, aumentava invece l’interesse per la scenetta, il nonno completò il set, le due sudamericane avevano spostato anche un tavolino davanti al divano, solo non vedevo che fine avesse fatto la biondina, nonno ripiegò bene bene un fulard e risalì ...