Giovanni vuole che gliela scopi
Data: 16/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: apinna77, Fonte: Annunci69
Dedicato a Giovanni.
Da anni sono commesso in un negozio di abbigliamento in un centro commerciale della provincia di Ancona.
Oramai le donne di mezza età vogliose le riconosco a distanza.
Quel giovedi Giovanni si era presentato con sua moglie che poi avrei scoperto chiamarsi Sandra. Era primavera e lei era decisamente provocante.Camicetta scollatissima con reggiseno a vista, gonnellina viola svolazzante, colant chiari e stivale a mezza gamba. Impossibile non notarla, tuttora ho voglia di masturbarmi a pensarci.
In quel periodo dell'anno non c'era gente in giro, le pause pranzo erano gli unici momenti in cui c'era un po' di movimento. Ma niente di che.
Sandra era entrata a dare un'occhiata e Giovanni la seguiva a ruota. Dopo aver scelto due camicette e un paio di jeans da provare si era diretta verso i camerini.Da noi sono aperti in basso e si si possono sbirciare un sacco di belle scenette. Mentre si guardava intorno per cercare un aiutante mi avvicinavo a lei per dirle che c'ero solo io e che ero a sua disposzione nel caso. Mentre glielo dicevo la fissai e ebbi di ritorno un mezzo sorriso malizioso.
Giovanni si era messo fuori ad aspettare e io lì con lui. In un attimo Sandra si era tolta gli stivali e rimanendo a piedi nudi ebbi la gioia di ammirarle i piedi, smaltati e velati. Le dita affusolate, con l'alluce sproporzionatamente lungo. Ebbi subito un'erezione fortissima. Giovanni se ne accorse e mi chiese cosa stavo facendo. Non feci in tempo a ...
... rispondere che Sandra apri' la porta del camerino e incurante della mia presenza chiese al marito di andare a comprare il pranzo perché si stava facendo tardi.
Senza protestare si allontanò verso il bar all'esterno del negozio. Sandra rimase con il camerino aperto per accertarsi che lui se ne fosse andato. Con grande disinvoltura, sempre lasciando la porta aperta, si tolse la camicetta. Aveva due tette enormi, strette nel pizzo di quel reggiseno. Girandosi verso di me mi chiese di passargli una delle due camicette che aveva scelto. Si stava provando i vestiti di fronte a me, voleva stessi li' a guardarla. La camicetta era piccola, non riusciva a chiuderla. Decise di slacciarsi il reggiseno, per togliere volume. Da sopra si vedevano le areole dei capezzoli, viola, enormi.
"Ecco", disse. "Ora va meglio". Con il piede raccolse il reggiseno e me lo diede in mano. La vidi guardarmi il pacco, gonfissimo. Voleva giocare ancora.
Ormai non mi interessava più nemmeno che suo marito tornasse. Ero totalmente incurante.
Si tolse la gonna, i collant avvolgevano quel corpo rotondo, sinuoso. Le sue cosce luccicavano sotto le luci bianche dei camerini.
Fece per indossare i Jeans, ma non passavano dal culo. Nel tentativo, maldestro, di farli salire in vita, strappò l'ultimo bottoncino della camicetta, lasciando un melone alla mia vista. Ma ancora nulla, i jeans erano incastrati.
Non ne potevo piu'. Andai verso l'ingresso, chiusi la porta a vetri e ritornai velocemente ai camerini. ...