1. La gita


    Data: 18/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: Lady Lothlorien, Fonte: RaccontiMilu

    ... la mano dal suo capezzolo e la misi attorno al suo collo costringendo a tornare verso la mia lingua. Le lingue di toccarono prima delle labbra e iniziarono il bacio prima di tornare al sicuro fra le labbra. Continuammo a baciarci finché il suo orgasmo non scemò e le contrazioni terminarono. Non credevo fosse possibile, ma nonostante tutto quello che successe, lei ancora dormiva!Si staccò da me e si distese sulla schiena. Aveva ancora la mano dentro i pantaloncini. Il suo seno sinistro svettava fuori dalla canottierina con il suo durissimo capezzolo che pian piano si ammorbidiva sempre più. Ero libera dalla sua presa. E� strano però come poco prima non vedevo l�ora di liberarmi da lei mentre in quel momento la sola cosa che avrei voluto era stringermi di nuovo a lei e restare abbracciate per tutta la notte. Solo quando si distese e si rilassò realizzai che ero bagnatissima. Allora infilai la mia mano dentro le mie mutandine e vi giuro che mai era stata così bagnata in vita mia. Per carità, esperienze di masturbazione pochissime eh, ma mai avrei pensato che si potesse essere così tanto bagnate. Tanto che pensai �&egrave normale esserlo così tanto?�. Non sapevo che pensare. La cosa che feci subito dopo mi sconvolse ma non potevo rimanere con il dubbio. Allungai la mano verso il suo sesso e la infilai dentro i pantaloncini entra però da sotto. Sopra c�era ancora la sua mano. Lentamente salii con le dita fin ad arrivare all�inguine. La spostai leggermente a destra e trovai le sue ...
    ... dita appoggiate ancora sopra il cespuglio�anzi�quale cespuglio? Oh mio Dio, era completamente rasata. Scesi leggermente e trovai il suo fiore. Infilai leggermente un dito e potei sentire che i suoi umori mi stavano colando sulle dita. Era bagnatissima, forse ancora più di me. Anzi, sicuramente. Tolsi la mano del suo sesso e la portai vicino al mio viso. Era buio e non riuscivo a percepire tutti i dettagli, ma quello che mi circondava le dita era un misto di liquido e qualcosa di più�non sapevo come descriverlo�denso ecco. Quando staccavo le dita fra loro dei piccolissimi fili di umori rimanevano attaccati fra le dita. Una cosa così mi avrebbe schifata fino a poche ore prima. Ora avevo invece una voglia incredibile di sentirne l�odore. Avvicinai il naso e annusai. Era inebriante. Dolce e acidulo al tempo stesso. Ma annusandola e guardandola dormire in quel modo, quell�odore e quella visione mi spinsero oltre. Infila le dita in bocca e assaggiai. Il sapore rispecchiava l�odore. Era buonissima la mia prof. Continuai a leccarle per un po�, poi le torli dalla bocca e le feci scendere in basso per farlo tornare dentro le mie mutandine. Trovai il mio sesso (il mio invece con un piccolo cespuglietto sopra) e iniziai a massaggiarmi il bottoncino in maniera dolce e gentile. Lo facevo mentre fissavo la prof dormire. Mi tirai su la canottiera arrivando a scoprire un seno però non restava su, avendo un seno piccolo la canottiera continuava a scendere, così rinunciai e infilai l�altra mano ...
«12...678...11»