1. All' ombra di un uomo


    Data: 18/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... nuovo sul suo lettino al sole. Quando torno, li saluto e me ne vado. Per quattro giorni si è ripetuta la stessa scena, via lui, dentro di lei io. L’ho scopata con tantissimo gusto, poi il sabato, ho notato che quel giorno lei era più passionale del solito, godeva più lentamente ma con molta più intensità, quasi ad assaporare bene il piacere che le davo. Quando ha capito che ero prossimo al piacere si è sollevata dalla solita posizione e mi ha chiesto:
    
    “mettilo nel culo, ti voglio dietro, dai inculami bene che voglio sentirti schizzare dentro.”
    
    C’è mancato poco che non sborravo dal piacere di una simile richiesta. Mi ha dato una crema da spalmare sul buchetto, mi sono messo dietro di lei, ho appoggiato la punta del cazzo, sul fiorellino anale. Quando ho cominciato a spingere ha fatto una smorfia di dolore, io mi sono fermato, era strettissima, forse vergine di culo.
    
    “Dai spingi, dai non ti fermare, dai che lo voglio.”
    
    M’incitava, ha appoggiato le braccia al muro e si è spinta indietro infilando il cazzo fino alla radice. Per un momento sono rimasto fermo, si vedeva che provava dolore, mi ha incitato a spaccarle il culo.
    
    “Dai, dai, non ti fermare, dai scopami il culo, poi sborraci dentro, dai.”
    
    Ha quel punto l’ho afferrata per i fianchi, ho cominciato a pomparla di brutto. Le davo, colpi forti secchi e tremendi, lei respirava forte, non sono sicuro che provasse piacere. Ho sentito che ...
    ... stavo per schizzare, ho aumentato il ritmo, e appena il primo schizzo le ha bagnato il buchetto, lei se lo è sfilato da dietro, si è inginocchiata, l’ha preso in bocca, sporco dei suoi orgasmi e umori anali. Ha leccato, pulito a dovere, mi ha guardato, sorriso,
    
    “domani, partiamo ora vattene.”
    
    Ho fatto il solito giro largo, lui stava tornado a riva io mi sono fatto un bagno. Quando sono tornato al mio ombrellone, lui stava raccogliendo lei sue cose,
    
    “ ha visto dov’ è andata mia moglie?” - mi ha chiesto guardandosi in torno.
    
    “Credo verso il bar.”
    
    Lui ha guardato in quella direzione, poi ha aggiunto:
    
    “Domani, partiamo.“ mi ha detto con un tono sommesso.
    
    L’ho guardato,
    
    “è stato un piacere, avervi come vicini di ombrelloni.“
    
    Lui ha raccolto le ultime cose, e ha aggiunto:
    
    “ Si anche per noi è stato un piacere avervi come vicini, e in particolare per mia moglie.”
    
    Mi ha stretto la mano e se n’è andato. Io mi sono rifiutato di pensare che sapesse tutto, ma il dubbio rimane.
    
    “Accidenti come nevica.”
    
    La voce di mia moglie mi riporta alla realtà lei si appoggia alla mia spalla, mi bacia sul collo.
    
    “Certo che questa estate si stava meglio al mare, che dici, ci torniamo in Riviera?”
    
    La guardo, le sorrido,
    
    “siamo solo a Gennaio, avremo tempo per decidere,” le do un bacio, lei torna in cucina, io guardo fuori, il vento continua a mulinellare la neve e i miei pensieri.
    
    . 
«123»