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La gran serata (parte I)
Data: 18/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Marta G.
... ogni tanto mi guardava. Molti si stavano già dando da fare e dalle urla e dai gemiti che sentivo capii che presto qualcuno avrebbe avuto bisogno di me. Alcune coppie scopavano nelle più svariate posizioni nei lussuosi divani della sala, altri ancora erano al sesso orale, molti uomini si masturbavano guardano le scene di sesso. Tutte quei gemiti, quegli odori e quelle scene di sesso mi stavano facendo eccitare non poco. All’improvviso, mentre stavo guardando da un’altra parte ecco che arrivò il mio primo “cliente”. Era un ragazzo sulla trentina, sembra veramente carino, si intuiva nonostante la mascherina coprisse la metà della sua faccia. Il cazzo era già scosso dai tremiti che precedono la sborrata, era sui 20 cm e la cappella era violacea e umida. Lo infilò mentre la donna che lo aveva ridotto in quello stato di eccitazione gli teneva una mano a coppa sui testicoli. Un unico affondo violento che mi fecce sussultare e il cazzo arrivò fino alla bocca del mio utero. Iniziò a sborrare tenendolo premuto fino in fondo. “Eccola troia, eccola!” diceva mentre stava godendo dentro di me. Lo sentivo riempirmi, i primi schizzi riuscii anche a distinguerli da quanto furono forti. “Questi ragazzi, basta un piccolo pompino per farli sentire degli eroi” disse ammiccandomi la donna che era con lui. Accennai un lieve sorriso, non potevo dare troppe confidenze agli ospiti come mi aveva detto il master. Mi lasciarono con la figa aperta, non colò fuori molto sperma perché me lo aveva fatto ...
... ben in fondo. Arrivarono davanti a me un uomo sui 50 anni e una bella ragazza molto più giovane. Se la stava chiavando a pecorina e probabilmente erano venuti vicino a me perché lui era quasi arrivato. “Ti piace la mia figa stretta” gli diceva lei con un marcato accento dell’est. Lui grugniva e dava colpi sempre più secchi. Io intanto mi chiedevo se la mia fighetta sarebbe stata stretta e godibile come quella della ragazza che avevo di fronte. L’uomo tiro fuori il cazzo dalla sua partner e si avvicinò a me, era bello luccicante degli umori di lei, la cappella completamente scoperta era grossa come un fungo, l’asta era piuttosto corta. Lo appoggiò sulle labbra del mio orifizio trafficando un po’ per farlo entrare, non aveva un’erezione durissima infatti. L’incertezza inziale lo fece sborrare quando aveva inserito solamente la grossa punta del cazzo, poi continuò l’affondo mentre riversava in me tutto il suo seme. “Dai maiale godi, riempila, mettila incinta” lo spronava la ragazza “Siiiììì, tieni gran troia, tutto per te, tutto per te!” ansimava mentre dava gli ultimi colpi con il cazzo che già iniziava ad afflosciarsi Era vero che non dovevo godere, ma quei pochi colpi che mi davano ogni volta che venivano in me mi avvicinavano sempre di più all’orgasmo, lasciandomi lì sospesa, poi chiaramente loro finivano e io non ce la facevo a raggiungere il culmine. Il Maestro sembrava leggere dal mio volte quello che provavo, infatti mi guardava con un sorriso beffardo mentre intratteneva ...