1. Le mie storie (22)


    Data: 19/09/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... non mi diede neanche il tempo di mettere a posto che mi ritrovai il suo uccello duro che cercava di entrare da qualche parte, e le sue mani che magicamente da due si erano moltiplicate e toccavano dappertutto.Dovetti letteralmente prendergli l'uccello in mano (cosa che era successo già altre volte) e portarlo sul letto della sua camera dove ci facemmo una bella scopata. Ricordo che lui avrebbe voluto continuare, ma io vivevo nella paura della madre e quindi mi accontentai di quella rimpatriata per così dire. Non ricordo se fosse proprio quella mattina, ma appena arrivammo in spiaggia subito notammo che vicino alle due signore c'erano dei "simpatizzanti". Era uno spettacolo vederle prendere in giro gli uomini. Io cercavo di imparare ma ahimè con scarsi risultati. Mi ritrovai a parlare con la milanese, che a fronte di una personalità spiccata, nascondeva così come la mamma del ragazzino sconfitte sentimentali piuttosto pesante. Eppure non doveva riuscirmi simpatica, dopo tutto anche lei attingeva alle grazie del ragazzino, ma ci fu un'empatia automatica che ci fece andare d'accordo tutti i giorni della vacanza. Le prima sera uscimmo noi tre donne lasciando lui da solo, anche perché notevolmente più giovane di loro (ed anche di me). Lui però la notte di soppiatto si infilò nel mio letto. Naturalmente lo sentii strusciarsi (come piaceva a lui) con l'uccello tra le mie chiappe, il tempo di rendermi conto di cosa stesse succedendo e già era dentro di me. Facevamo tutto in un ...
    ... silenzio tombale nonostante io sia abituata a fare rumore. Ricordo che la prima notte passammo almeno un paio d'ore. fargli un bocchino era difficile perché non riuscivo a prenderlo tutto in bocca, ma mi piaceva tantissimo giocare con le mie labbra e la sua enorme cappella, così come mi piaceva quando mi veniva in bocca. Con lui mi riusciva naturale, mi è sempre piaciuto il suo sperma.La mattina come già era successo in una vacanza precedente, doveva sorbirsi le reprimenda della madre che gli intimava sempre di ricomposti nonostante fosse appena sveglio. La milanese ogni tanto spariva con lui, ma più di qualche minuto non poteva stare per cui, affetta da sindrome di possesso più che di gelosia, ero tranquilla. Poi una mattina mentre eravamo tutti e quattro al mare, il ragazzino mi si avvicinò chiedendomi di rimanere in spiaggia con la madre un po' più di tempo. Mi fece capire che anche "l' altra" reclamava un po' di attenzioni. Chiaramente non feci una piega, anzi proprio in quel momento mi resi conto di cosa fosse diventato quel quattordicenne imbranato che avevo conosciuto una sera di tanti anni prima al cinema.Lei era già salita da un po', lui ci disse che avrebbe fatto una passeggiata sul lungomare e che ci saremmo visti direttamente a pranzo. Mentre intrattenevo la mamma, pensavo a cosa stessero facendo tutti e due. La cosa devo dire la verità mi eccitò non poco. Quando tornammo a casa, mi feci raccontare tutto ciò che avevano fatto e lui mi disse che a lei piaceva soprattutto ...