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Una famiglia di bastardi (parte 2)
Data: 20/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mauro1005
... per te, ma dobbiamo affrontare una questione importante. L’altro giorno ha infranto una regola, hai chiamato tua mamma; pensavi non lo sapessimo, lurida troia? E ora devi essere punita. Innanzi tutto devi sospendere la pillola” Lidia disperata “ma non posso e se poi esco incinta cosa racconto?” “sono cazzi tuoi, zoccola, ti avevamo avvertito che saresti stata punita; vorrà dire che farai in modo di non rimanerci incinta, anche se la vedo difficile, dovrai rischiare per le prossime tre settimane” “come per le prossime tre settimane? eravamo d’accordo con due, e ho appena finito la prima” “cara la mia zoccola questa e la seconda punizione, due settimane in più da fare, a meno che…..” “a meno che…. Cosa?” “ tu hai chiamato mamma, allora potresti far fare le due settimane a lei e coinvolgerla; la prima la fareste insieme la seconda la farebbe da sola e tu saresti libera; certo quello che hai imparato tu in una settimana lei dovrebbe impararlo in un giorno, insomma dovrebbe fare un corso intensivo di troiaggine” “ma,ma,ma io non se lei sarà d’accordo, e poi non potrei fare questo a lei” “insomma basta! Devi decidere cosa vuoi fare, farti altre due settimane per un totale di tre, oppure coinvolgere la mammina; hai fino a mezzogiorno per decidere, per tale ora chiamerò e dovrai comunicarmi la decisione, in base a quella ci saranno da eseguire certi ordini. A più tardi” Lidia si trovò a prendere una decisione che coinvolgeva sua madre. Stette tutta la mattina ad arrovellarsi su ...
... quale decisione prendere. Arrivarono le 12 e squillo il cellulare “allora zoccola, cosa hai deciso?” “va bene, coinvolgero’ mia mamma” “bene troia, hai fatto la scelta. Ecco cosa devi fare: telefona alla mamma e inventati qualcosa per farla venire da te per le 17; intanto nell'armadio della tua stanza ci sono dei vestiti, mettine uno, ma mi raccomando senza mutante e reggiseno; per le 16 arriverà un uomo, che tu presenterài come un tuo amico, lui saprà già cosa fare. Un’ultima cosa, raccogliti i capelli e truccati leggero.” Lidia finita la chiamata, chiamò la mamma e gli disse “avrei bisogno di parlarti, potresti venire a casa del mio amico?” “certo, amore. Ma mi devo preoccupare?” “No, no mamma, e una cosa importante ma non grave, ti aspetto per le cinque; ecco l'indirizzo: via xxxxxxxxxxxxxx numero xxx interno x; ti ringrazio e un bacio” chiuse il telefono, andò in camera, apri l'armadio, vi erano un mucchio di vestiti, della sua misura, ma molto aderenti, sfollati ma soprattutto a mezza cosci; ne provo alcuni, poi ne scelse uno color nero, scollato davanti che copriva a malapena i seni e aperto sulla schiena, si raccolse i capelli in una coda di cavallo, si fece un trucco leggero, quasi impercettibile. Arrivarono le quattro e suono il campanello, apri la porta e s presentò un uomo nero, alto 180, spalle larghe, vestito elegante – pantaloni, giacca e cravatta, camicia di lino e scarpe lucide – insomma un bell'uomo. L'uomo come la vide disse “che gran fica che sei, ma bando alle ...