Le vuoi le autoreggenti?
Data: 06/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Lee, Fonte: EroticiRacconti
Sono le sei e tutto intorno a noi tace. Sento che ti avvicini e mi abbracci. So cosa vuoi, è tanto tempo che non stiamo più insieme. Le tue mani si appropriano di quello che non è più tuo da tempo, ma questo non lo puoi sapere. Nonostante tutto, il tuo tocco caldo mi fa accrescere l’eccitazione. Mi lascio andare al tuo lento su e giù sul mio pene, ormai completamente sveglio. So cosa devo fare, lo aspetti. Ti abbasso i pantaloni del pigiama e inizio a toccarti la figa, punto subito al tuo clitoride, movimenti lenti ma decisi. So che facendo così non resisterai molto infatti dopo pochi minuti vuoi la tua razione di cazzo. Scopiamo, velocemente, il bambino ci può sentire. Mi impegno al massimo per farti venire e ci riesco. Scoparti e intanto stimolarti il clitoride non ti dà tregua, qualche minuto e l’orgasmo pervade il tuo corpo. Esco da te e meccanicamente vengo anch’io, sulla tua pancia. Ti alzi e inizi a prepararti, io rimango ancora un po’ a letto ma la giornata deve iniziare, il lavoro chiama e poi ci sei te ad aspettarmi. Questo è l’inizio di un mercoledì di un novembre di qualche tempo fa. Finalmente in ufficio, guai ad arrivare dopo le nove. Ad aspettarmi c’è la mia bella e capricciosa segretaria. Doverose a questo punto le presentazioni. Io sono M. imprenditore del nord Italia ho 37 carattere burbero ma dal cuore grande e, secondo le donne con cui sono stato, non solo quello. Sono alto 1.90 e circa 100 kg di peso, infatti mi chiamano orso, capelli rasati, barba ...
... sempre curata corta e occhi castani. Da sei mesi collabora con me C. 24 anni, sposata con un figlio. Lei è la mia croce e la mia delizia. Nessuna propensione per quello che riguarda l’amministrazione e la gestione di un ufficio ma assolutamente dotata in comunicazioni e relazioni esterne. Bella e sensuale è a dir poco. Alta 1.75, capelli castano scuro lunghi oltre le spalle, occhi di ghiaccio, labbra morbide e carnose, seno piccolo, un culo non scolpito ma comunque sodo, gambe snelle e affusolate. Appena entrato l’accoglienza è sempre la stessa da dopo quella fatidica sera al cinema. Entro: “ciao C., come va?” faccio finta di essere distaccato e concentrato sugli impegni della giornata. Appoggio la valigetta, tolgo la giacca e accendo il computer. Non rispondi, mi tieni il broncio e non togli lo sguardo dal monitor. Allora mi avvicino ti sollevo letteralmente dalla sedia e ti bacio. Un bacio lento e sensuale. Le mie mani spingono il tuo culo verso il mio bacino, e tu ti lasci accompagnare. Il tuo broncio scompare e prende posto un sorriso, uno di quelli che ti disarmano, “tutto bene” civetti te staccandoti e lasciandomi con un’evidente erezione. Ci beviamo un caffè conversando piacevolmente. La mattina prosegue tra lavoro, baci, strusciatine e allusioni. Con una gazzella che ti gira per l’ufficio ammiccante e sensuale è veramente dura concentrarsi. Oggi indossi un vestito color crema a maniche lunghe che ti copre a mala pena il culo, calzamaglia (come la chiami te) fucsia coprente ...