1. L'istruttore di badminton


    Data: 22/09/2020, Categorie: Etero Autore: Laale, Fonte: EroticiRacconti

    La prima cosa che ho notato di lui è stato il sorriso, aperto e franco, per nulla studiato. Poi sono passata alle mani, ne grandi ne piccole, molto curate. La serata si preannunciava interessante. Avevamo chattato, come spesso accade di questi tempi, ma ancora non ci eravamo visti di persona. Non avevo nessuna fantasia, finché non abbiamo iniziato a parlare. E sorridere, abbiamo sorriso molto quella prima sera. Parlando, ho iniziato a sentirmi scombussolata, continuavo a pensare a quanto bello sarebbe stato baciarlo, e alle sue belle mani su di me. Oddio, lo stavo pensando veramente? Ma se ci eravamo appena conosciuti. Poi accadde tutto molto in fretta, una sequenza di eventi che preannunciava il ribollire di sensazioni nei giorni a venire. Penso di avergli sfiorato un fianco, nell'andare alla cassa. Così, per prossimità. Un contatto come una scarica elettrica, ne volevo ancora. Penso di averlo abbracciato in quel momento, mentre tra me e me mi stupivo della mia intraprendenza. Altro che intraprendente sarei stata con lui, lussuriosa e sfrenata. Ma ancora non lo sapevo. Comunque il dado era tratto, perché ormai non riuscivo più a togliergli le mani di dosso. Ci siamo abbracciati fuori dal locale, e la sua bocca era sulla mia, delicata ma esigente. Ed io a rispondere come una scolaretta, alla faccia della mia idea di andare con calma. Poi mi chiede di accompagnarlo in auto, ed io eseguo, un fuoco dentro. Penso che ci siamo trattenuti dal fare l'amore solo per convenzione, ...
    ... perché il posto era veramente affollato. Ogni volta riemergere dai baci e dalle carezze era un'impresa, e sempre più difficile, e invece di salutarlo gli dicevo "Solo altri cinque minuti"giorni. In pratica sono scesa dalla macchina pensando che ero completamente ammattita, ma se la pazzia era così, a me andava più che bene. Nella serata mi aveva raccontato di essere istruttore di badminton di alto livello, e mi aveva invitata ad un corso base che si sarebbe tenuto qualche giorno dopo. Inutile dire che aspettavo quel momento, ero curiosa di capire se quel fuoco provato con lui durante quell'assalto di baci caldi era un caso, o se veramente avevo trovato una persona in grado di accendermi così. Accordandoci per il corso, avventatamente gli offro di cambiarsi a casa mia, e mentre mi ripetevo che avrei saputo gestire la cosa senza eccessi, una parte di me se la rideva perché con Roberto sembrava che non riuscissi a gestire un bel niente. Intanto ripensavo a quei baci e a come sembrava sfiorarmi tra le gambe "inavvertitamente" qualche sera prima. Inutile dire come ho trascorso le ore del corso, goffa e distratta, cercando di non tenergli gli occhi addosso e di seguire gli esercizi, peraltro divertenti. Ma incapace di disciplina, la mia mente mi riportava alla macchina, ai baci e alle carezze urgenti. Tornando dal corso, mentre Roberto guidava, le mie mani percorrevano quel poco del suo corpo che la decenza imponeva, dotate di vita propria, e mi compiaceva vedere lui alle prese con lo ...
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