Io, mia moglie e i Trans
Data: 23/09/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: antonio-fusco
... abbastanzaSapesse mio caro! Quanto al solo ricordo la voglia mi fa scoppiare le gambe, confusa nel desiderio scomposto che s'aggira dalle parti del cuore. Ma poi m’accorgo che non è cuore, non è anima, ma solo banale sesso di donna, che pulsa e che freme dentro ordinarie mutande di stoffa.Ho quarant’anni e m’illudo di non dimostrarli, ma poi sfacciata mostro questo seno che balla, che pende, che mi spoglia di quella finta malizia costruita a fatica davanti allo specchio. Mostro i miei seni come se fossero labbra, come se fossero gambe! Invece sono palle sensuali che sporgono attratte da quest’infinito bisogno d’essere oggetto, desiderio evidente nelle patte rigonfie. Le giuro, non conosco altro modo per essere femmina, quando m’accorgo che non stanno nella pelle, quando mi seguono discreti e gentili per poi diventare cafoni e volgari tra le mie mani che si fingono esperte, tra le mie gambe che s’aprono appena.Non cerco un amante, un rozzo signore che mi punti dritto nel sesso, che mi puntelli in un angolo per il gusto di farmi piacere. Nei miei deliri cerco un uomo che abbia il coraggio di soffiarmi in bocca senza permesso, che imbrogli le mie labbra d’essere parte del mondo e le illuda che un sesso alla volta è solo un timore borghese, un anoressico sogno d’una mogliettina in attesa nel letto.Cerco un uomo che abbondi saliva nei baci che offre, al punto di non credere che siano atti d’amore e mi faccia fino in fondo pensare che se fossero sputi sarebbero graditi lo stesso. ...
... Non ho bisogno d’essere riempita di carne, d’essere gonfiata d’aria addosso ad un muro, mentre l’uomo di turno mi chiude e mi schiude questa conchiglia che ha bisogno d’ossigeno.Cerco un uomo che mi riduca obbediente, che oltre a scoparmi sappia farmi sentire il potere arrivando qui dentro, nel punto preciso dove ogni fica diventa un’essenza, dove ogni donna sia certa d’avere l’anima in mezzo alle gambe.Le giuro! Non sono questi buchi in superficie che addobbo e coloro, perché un uomo ne trovi più facilmente la strada! Non sono questi vestiti che eccentrici danno l’idea che me ne intenda di cazzo, come se conoscessi a memoria ogni dettaglio che vibra, che invece senza sapere mi procura soltanto un vuoto mai sazio.E’ qualcosa che vive dentro il mio ventre, tra queste budella che si comprimono ogni volta, quando un uomo riesce ad arrivare dalle parti del mio concetto, a sfiorare l’idea perché mi faccio scopare. Perché in amore c’è differenza ed io ne voglio sentire più di quanto il mio corpo non dica, più di quanto il suo corpo s’affanna, perché l’amore non è altro che un grido, una banale illusione che chiamano orgasmo, un sapore d’incompiuto che lascia roca la voce e placa ogni desiderio.Mio caro, mi rendo conto quanto le mie parole possano essere vane, possano risultare insipide al cospetto di chi non ha mai creduto che l’amore fosse altro. Ma io sono ancora lì in attesa, dentro un vicolo cieco e cammino, lungo il bordo di una pallida luna, sotto una pioggia fitta di foglie ...