Io, mia moglie e i Trans
Data: 23/09/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: antonio-fusco
... era addormentata, non reggeva molto il vino. Un pensiero mi balenò subito nella mente. Mi alzai delicatamente e con le dita quasi tremanti e con il cuore in gola, incominciai ad alzarle l’abito, scivolai a terra, mi girai e un piccolo gemito uscì dalla mia gola quando vidi le labbra del suo sesso che mi fissavano. Lei si mosse un po’. Il vestito si alzò ancora di più. Ora potevo vedere molto meglio le sue labbra rosa interiori della sua fica. Tirai fuori il mio cazzo scalpitante e incominciai a masturbarmi. Pensai di aver fatto un po’ di rumore perché la vidi muoversi e forse si accorse di cosa stava succedendo. Aprì le sue cosce ed io ebbi una visione migliore della sua fica. Appena ebbi l’orgasmo e pulii il mio sperma, lei si mosse e aprì gli occhi. Sbadigliando sussurrò “Devo essermi addormentata”. Vidi che delle gocce di sperma erano arrivate sulle sue cosce, ma non potevo far niente per toglierle. Il suo sguardo cadde proprio lì, ma non disse niente, mi salutò baciandomi e andò a dormire. Mi appostai vicino la porta della sua camera, sentii dire “mmmhhh come buono”, poi dopo alcuni minuti avvertii dei mugolii e poi un silenzio assoluto. Capii che si era masturbata e poi addormentata.Ci incontrammo il mattino successivo per colazione era sabato, lei si presentò con un pantaloncino corto e stretto, le labbra della sua fica si evidenziavano enormemente. Cercai di non guardarla lì, ma poi mi stupii quando vidi che non indossava il reggiseno. Ero pronto per andare a ...
... disputare una partita a calcetto, lei mi accompagnava di solito se non aveva altro in programma.Quando arrivammo al campetto, gli occhi di molte persone sia uomini sia donne erano puntati su di lei. Monica per il dopo partita aveva preparato diverse cose per un picnic. Finita la partita, arrivammo su un bel prato soleggiato stendemmo le coperte e mangiammo dei sandwich, mi stesi sulla coperta accanto a lei e dissi: “ti voglio molto bene”. Lei mi rispose “Ti voglio bene anch'io molto intensamente ”. Mi avvicinai e l’abbracciai. Lei si addormentò e la mia mano sfiorò il suo morbido seno, continuai a toccarla delicatamente, vidi la sua pelle che aveva dei brividi di piacere. La toccai sotto il seno e le strinsi dolcemente il capezzolo ormai diventato duro. Il mio pene pulsava nei pantaloni, lei aveva gli occhi chiusi, ma il suo respiro non era regolare, la sentii fremere. Io ora stavo dietro di lei abbracciato, Monica mi faceva esplorare i suoi seni, pensai che potesse sentire la mia erezione premere dietro la sua schiena. Appena si mosse tirai subito la mano dal suo seno. Lei si mise a sedere e si strofinò gli occhi, dicendomi: “Quando bevo un po’ mi addormento quasi subito, andiamo a fare due passi”. Le presi la mano e c’incamminammo verso il lago. Raggiungemmo una piccola radura e ci sedemmo su una coperta che avevo portato con me. Mi tolsi la camicia e lei vide la mia muscolatura e guardandomi con ammirazione, mi disse: “Hai un bel fisico, sei proprio bello.” La ringraziai e le misi ...